48 BIOGRAFIA Trenta mesi occupò in queste ambascierie ed al suo ritorno a Roma ne diede conto in modo così eloquente, che meritò l'applauso del Papa e del sacro Collegio. Di tutto ciò a noi rimase una sua manoscritta relazione, che più sotto è citata. Morì il 2 marzo 1491 in Roma. Fonti. — E. A. Cicogna, Iscriz. venez. Voi. II, pp. 254-259. — N. B. — Sono citati 37 autori diversi, che trattano del Barbo. BIBLIOGRAFIA (Ms.) — Relatio suae legationis in fiartibus septentrionalibus. (Cod. Vatic. 3795 a carte 463 citato dal Mazzucchelli nella Libreria Vaticana) (1). CATERINO ZEN 1471-74. -— Figlio di messer Dragone q. Antonio prese in moglie Violante Crispo di Nicolò, Duca di Andria e di Niscia. Per questo matrimonio essendo divenuto nipote di Hussun-Hassan, re di Persia, nel 1471 dal Senato Veneto fu al medesimo spedito per muoverlo contro i Turchi. Rimpatriato, dopo due anni, nel 1474 andò ambasciatore presso Mattia Corvino, re d’Ungheria, che lo creò cavaliere, indi presso il Pontefice ed il re di Napoli, e finalmente fu eletto membro del Consiglio dei X. Morì lasciando dieci figliuoli, e fu sepolto nella Chiesa di S. Maria a Venezia. Fonti. — Barbaro e Carpellari op. cit. - P. Zurla, Dui viaggi di M. Polo, ecc., Venezia, Picotti, 1819, voi. II, pp. 199 e segg. - Tir vboschi, Della Leti. Ver.ez., IV, 315.- WEISS, Bibliografia di Catterino Zeno. Sta nel voi. LXV della Biogr. Univ., edita dal Missiaglia. - Amat. di F. S. Voi. I, p. 158-61. (1) Il suo segretario Paolo Santonino dettò, secondo il Cicogna (Voi. I, p. 256), l’Itinerario, uno squarcio del quale fu reso di pubblico diritto dal Ouerini.