DEI viaggiatori veneti minori 195 scritto il carattere francese e quelle dei componenti 1’ « entourage » di Maria de’ Medici. Il viaggio a Londra è narrato dal Busino con grande brio ed è interessantissimo, offrendo i più minuti particolari dei luoghi percorsi. Incominciato il 2 settembre 1617 da Venezia, prosegue per Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Morbegno : indi, attraverso lo Spluga, prosegue per Zurigo, Basilea, Magonza, Francoforte, Colonia, Amsterdam, l’Aia, Anversa e Flessinga, e, oltrepassata la Manica, ha termine a Londra il 19 ottobre. Trattenutosi fino al 30 novembre a Londra, ebbe ordine di recarsi a Madrid, dove era stato nominato ambasciatore ordinario con decreto 6 luglio 1618. Dapprima aveva divisato di recarsi per via di mare diretta-mente sulle spiaggie della Biscaglia, poi mutò consiglio e preferì arrivarvi attraversando la Manica e le provincie occidentali francesi. L’itinerario esposto dal Busino colla sua particolare vivacità ed esattezza, non ha, a parer mio, molta importanza ; l’estensore si lascia troppo impressionare dagli incidenti, che più o meno sempre succedono a chi s’accinge a compiere un viaggio sì lungo. Durante la permanenza nella capitale spagnola, « essendo lon-tan dall'Escuriale il Re, per divozione e per curiosità » decise di recarsi a S. Giacomo di Compostella, col disegno di visitar pure il Portogallo nel ritorno. Partì infatti l’u settembre 1621 e, passando per i vari paesi, ebbe cura di notare sul suo « Diario » le cose più ragguardevoli. Di questo viaggio, come di quello da Venezia in Inghilterra, del quale pure il Busino ci lasciò memoria, il Contarini ci tramandò egli stesso un’accurata relazione, che manoscritta conservasi nella Miscellanea Codici n. 741 dell’Archivio di Stato ai Frari di Venezia. Del ritorno da Madrid a Venezia ci restano due relazioni ; la prima è un diario contenuto nel cod. ital. pergam. marciano 1245 cl. VII ; la seconda sotto forma di lettere è stesa dal Busino e diretta ai famigliari del Contarini, che gli avevano dimostrato il desiderio di conoscere quanto era occorso nel tragitto dalla Spagna a Genova e di là alla città delle Lagune. F questa più incerta della prima e meno particolareggiata, e di ciò rende ragione lo stesso autore, dicendo d’averla posta in