- 78 — retribuzione del proprio lavoro in una data epoca (es. Lit. 5 al giorno nel 1910; Lit. 30 al giorno nel 1926 ecc.), dal salario reale, che indica la quantità di cose utili, di beni di consumo (alimenti, vestimenti, abitazione, divertimenti, ecc.) che l’operaio riesce a procurarsi in quell’epoca con la somma che riceve. Il vero indice del tenore di vita delle classi lavoratrici (quello che gl’inglesi chiamano standard of life) non è quindi dato dal salario nominale ma dal salario reale. Fra le cause della variazione dei salari reali, bisogna mettere come prima la variazione del potere d’acquisto della moneta, essendo questo il movente principale della variazione dei prezzi, in un dato paese. Così l’apparire del corso forzoso costituisce una causa di disturbo dei salari reali. Un esempio di fenomeno di perturbazione di salari reali dipendenti da cause monetarie, lo troviamo in quasi tutti gli Stati che furono impegnati nella guerra mondiale. La svalutazione monetaria, in questi paesi, è stata la causa principale che ha prodotto l’aumento dei prezzi. Se in alcuni di questi Stati l’aumento dei salari nominali è stato adeguato alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta, per cui i salari reali non hanno subito nessuna diminuzione, è da osservare però che di regola l’aumento dei salari nominali non è stato simultaneo all’aumento dei prezzi dei beni di consumo. In altri paesi poi (Russia, Germania, Austria, ecc.), malgrado i grandi aumenti subiti dai salari nominali, i salari reali sono discesi al disotto del minimo a causa del fantastico rinvilio della carta-moneta che determinava di conseguenza un impoverimento generale.