DEI viaggiatori veneti minori 117 partire, lo scrittore asserisce d’essersi lui deciso « lasciando da un canto tutte le occupazioni, che gli potevano esser d’impedimento et non havevano rispetto alla calda et ardente stagione, nella quale essi erano, per fare cosi lungo e periglioso cammino ». lí certo invece che il viaggio fu compiuto al seguito del bailo Cavalli, poiché nel breve itinerario, che questi volle far seguire, si leggono le medesime tappe ed in breve anche le stesse osservazioni. Il Morelli, che prese ad illustrarlo, scrive : « L’autore fin dal principio si dà a conoscere per un gentiluomo veneziano », e pur aggiungendo che non è agevol cosa identificarlo, tuttavia inclina a crederlo Gasparo Erizzo di Giovanni, appoggiandosi appunto all’affermazione che il Sansovino fa nella sua « Venezia » (p. 276), quando scrive che questo dotto veneziano lasciò un « Viaggio da Venezia a Costantinopoli in lingua volgare e morì Sindico di Tèrraferma ». Ora, oltre a dire che il viaggio avvenne nell’anno 39 dell’impero di Solimano II, cioè nel 1559, osservasi pure che l’Erizzo morì appunto nella carica sopra ricordata, e che di nessun altro veneziano di quell’epoca si ha notizia che abbia lasciato scritto un itinerario da Venezia alla capitale turca. Tutte queste circostanze pertanto mi sembrano sufficienti per indurci ad attribuire, col Morelli, all’Erizzo il viaggio in parola. Questo si compì lungo le coste dellTstria, della Dalmazia e dell’Albania fino a Dulcigno per mare, e di là a Costantinopoli per via di terra. Oltre a contenere qua e là curiose notizie riguardanti i diversi paesi, è poi seguito da 20 capitoletti, in cui si tratta dell’origine dei Turchi, dell’indole del sovrano e dei principali ministri suoi, del governo, delle forze e dei più notevoli loro costumi. Interessante è pure la « Relazione della Dalmazia », la quale si apre dicendo : « Dovendo noi Michel Bon e Gasparo Erizzo, già sindici di Dalmazia, satisfar al debito nostro et obedir alli ordini della Vostra Serenità, havemmo posto in scrittura quanto che habbiamo riferito all’Ecc.mo Consiglio di Pregadi et rappresentatogli tutto quello che habbiamo operato nel tempo del Sindicato nostro ». Segue subito una particolareggiata descrizione delle seguenti città ed isole : Dulcigno, Budria, Curzola, Lesina, Brazza, Spalato, Sebenico, Pago, Arbe, Veglia, Antivari, Cattaro, Zara, Almissa, Trau, Nona, Novegradi, Cherso e Ossero.