50 BIOGRAFIA Desideroso di apprendere e studiare le lingue e la civiltà orientali dal 1473 al 1489 a piedi visitò la Tracia, la Grecia la Siria, l’Arabia, la Palestina e l’Egitto. Tornato in Italia ascese per due volte sull’Etna, per esaminarvi il cratere e studiare i fenomeni, e nel 1503, al seguito di Andrea Gritti, che andava bailo a Costantinopoli, ritornò in Oriente. Di tutte queste sue peregrinazioni e d’altre, fatte più tardi, scrisse un interessante itinerario, che disgraziatamente andò smarrito e del quale ci rimangono parecchie testimonianze. Dottissimo nella lingua greca, fu maestro a Leone X ed al celebre latinista Antonio Flaminio, e nel 1513 fu a Roma per visitarvi l’augusto scolaro divenuto pontefice. Morì nel 1524 in età di 81 anni. Fonti. — GlNGUENÈ, Slor. della letler. ital. trad. da Bern. Perotti, Milano, Tip. del Commercio, 1723-25, pp. 229-30. - Valeriano J. P. De litterarum infelicitate, Venezia, 1640, pp. 100-01.- Tiraboschi, Op. cit., vol. VIT, p. Ili, cap. II, art. XVI. — Ticozzi, Stor. dei letter. ed artisti del Dipart. della Piave, Lib. II, cap. I. - Schiavi nions. Aiess., Urbani Valeriano nei suoi viaggi in Grecia. Egitto, Turchia, ecc. Belluno, Delibarali, 1842. - Giacomo Lumbroso, op. cit. I, p. 140. - Doglioni L., Vita di U. V. Urbani, Belluno, Tip. Tissi, 1874. - AmaT di S. Fu,., Vol. I, p. 249. - Röhricht, Bibliot. Palest, n. 589. - Almagià R., I.’opera degli Ital. per la conoscenza dell' Egitto, Roma 1926. - Zanon Fernando. Un sommo grecista nel XV sec. Urbano Bolzani in Resto del Carlino del 3 maggio 1927. AMBROGIO CONTARINI (n.... m. 1499) 1474-77. — Benedetto di Luca Contarmi ebbe, secondo il Cappellari, cinque figliuoli : due femmine andate spose l’una a Luigi Baseggio e l’altra ad Andrea Griugi, e tre maschi Giacinto, Ambrogio ed Agostino. Il secondo di questi, che prese in moglie Violante di Francesco Crispo, Duca dell’Arcipelago (1479), nel 1474 era stato eletto dalla Serenissima ambasciatore presso Hussun-Hassan, re di Persia, a cui era stato inviato pure Giosafat Barbaro. Con un numeroso seguito si mosse il 23 febbraio di quello stesso anno da Venezia, e, per l’Alemagna, la Polonia e la Russia, si portò in