s INTRODUZIONE Il vescovo di Venezia Domenico De David recavasi in Terrasanta nel 971 ; e frati assai spesso vi trasportavano le navi veneziane. La Palestina, la Fenicia e l’Egitto si popolarono ben presto di conventi francescani e da quello veneziano di S. Francesco della Vigna partirono di frequente missionari destinati non solo a quelle regioni, ma anche a quelle più interne, quali l’Armenia, la Mesopotamia e la Persia (1). Ed invero nell’età di mezzo i Veneziani furono i primi navigatori del mondo. «Essi, scrisse il Molmenti (Lettere di A. e P. Gio-vanelli) cercavano terre, lingue, costumanze ignote ; toccavano lidi lontani, e, reduci da viaggi ardimentosi, affidavano allo scritto, a documento ed ammaestramento dei figli, le loro osservazioni ed i loro studi. Le loro sono relazioni efficaci per acutezza di osservazioni e per sapiente scelta di argomenti, onde alle splendide pitture di lontane regioni e delle loro condizioni fisiche, succedono acute osservazioni sulle religioni, sui costumi, sugli idiomi e sui commerci ». Bene spesso esse ci mostrano come nella stessa persona fossero assai ben congiunti lo scrittore, il filosofo, il commerciante, il politico ed il missionario. Nè solo a Venezia appartennero questi pionieri della geografia esploratrice. Come dall’ Urbe si diffondeva per tutte le pro-vincie lo spirito intraprendente e fattivo, così dalla Regina dello Adriatico le città ed i paesi ad essa soggetti sentirono lo stesso prepotente impulso all’espansione. Per questo credetti necessario comprenderli in questo lavoro, poiché le loro relazioni sono un (1) Sorsero conventi francescani a Gerusalemme (1333), a Betlemme (sec. XIII), a Joppe (Giaffa) (1252), ad Arimathea (1296), a Sidone e a Beirut (1291), a Tolemaide (1220), a Tiro (1255), a Tripoli di Siria (1219), a Damasco (1283), ad Aleppo (1238), a Damiata (I219), al Cairo ( 1317), ad Alessandria d’Egitto (1320), a Nicosia (1226) ed a Linassol (1342). (Cfr. « Status descriptivus almae saeraphicae provinciae seu custodiae et missionis Terrae Sanctae », pubblicato a Gerusalemme nel 1924 «iussu et aUctoritate » Rev.Mi Patris Ferdin. DiotawEvi).