!32 BIOGRAFIA LODOVICO GALLO 1561. — La Rep. di Venezia nell’intento di proteggere nel modo migliore gli interessi del suo commercio in Oriente, fin dal 1544 aveva istituito in Siria il primo consolato veneto. Sede ne fu prima Damasco e poi Aleppo. A quest’ultima città facevan capo le carovane di Bassora, di Bagdad, d’Armenia e di Persia ; ivi giungevano pure da Venezia le conterie, gli specchi, la teriaca, ecc. Nel 1560 era console Lorenzo Tiepolo, il quale « desiderando haver relatione da Lodovico Gallo di Venezia circa il viaggio fatto da lui al partir dall’Indie fino al suo arrivo, lo pregò di dar gliene contezza. Questo desiderio fu causa della 1 dazione del viaggio qui ricordata, relazione che assume una particolare importanza per l’esatta descrizione della via che tenevano le carovane da Aleppo alle Indie. Essa ci è stata conservata in un codice della Raccolta Wucovich-Lazzari, esistente nel Museo Correr, in una copia finita di trascrivere il 3 settembre 1590 da quel Giovanni Tiepolo, che ricopiò anche altri codici. Ad essa in fine fa seguito un’indicazione del viaggio da Venezia ad Aleppo e da Aleppo in Persia, scritta posteriormente e da mano diversa, ma tale da completare il racconto del Gallo. Questi narra d’essere partito il 15 gennaio e d’esser giunto dopo 30 giorni di navigazione a Moscatis (Mascate) e di là ad Ormus. Fermatosi quivi 15 giorni, ne ripartì per via di terra per Lar, Sciras e Casan (Kazrum) « terra mercatandesca e di maggior negozio dell’altre ». La tappa principale successiva fu Carba-ghin (Caxbin), città della Persia ndl’Irak, ove seppe che si trovava allora il sultano Bajazeth. Raccolte alcune notizie circa le intenzioni di questo, il 16 marzo proseguì per Tauris, Van, Carae-mit (Diarbekir sul Tigri) e finalmente il 3 luglio rientrò in Aleppo. Chi fosse Lodovico Gallo non mi fu dato di conoscere ; sappiamo solo che la sua famiglia era nel novero delle cittadine e che il 13 gennaio 1691 fu aggregata al patriziato veneziano. Notizie più dettagliate abbiamo del console Lorenzo Tiepolo. Era costui figlio del nobile Nicolò e di Lucrezia di Giovanni de