— 432 — gli Albanesi si oppongono. Essi le combattono solo in quanto che quelle distruggeranno diritti e. privilegi della nostra stirpe, specialmente in materia di tributi, e perchè il risultato delle proposte combinate fra 1’ Austria-Ungheria e la Russia sarà quello di rendere ancora più impossibile il raggiungimento della nostra unità nazionale e di frapporre ostacoli nuovi e forse insormontabili alla costituzione d’ un Albania come ente amministrativo compatto ed autonomo... Conceda la Turchia, suggeriscano le Potenze che non si attuino riforme le quali hanno il voluto scopo, 0 l’inevitabile conseguenza di scompaginare neirimpero la nostra nazionalità, e potrete vedere come gli Albanesi desiderino e vogliano essi stessi ogni novità che li prepari a percorrere nel modo più facile il cammino della civiltà. Ma è questo appunto che non si vuole. Un po’ alla volta si vuol preparare, con le riforme proposte, una Macedonia la quale strappi dal grande albero albanese 1 rami potenti della nostra razza, che popolano la maggior parte di quella provincia. » Quanto precede crediamo che possa ben valere a dare una convincente spiegazione della rivolta degli Albanesi di Kossovo, già tenuta a Costantinopoli, ed a scongiurare la quale indarno il Sultano orasi affrettato a mandare sui luoghi Riza Pascià di origine albanese e consigliere di stato, con una speciale missione. Già fin dai primi del mese di febbraio, malgrado che Hilmi Pascià avesse costretti Akif Bey ed altri venti notabili a farsi mallevadori per la sicurezza del console russo di Mitrovizza , e non ostanti le vive preghiere di Busura Bey, consigliere del Sultano, rivolti al proprio zio Mahmud Bagovic, capo degli Albanesi d’Ipek, a persuadere i suoi seguaci di deporre le armi, annun-ziavasi da Vienna che tremila insorti aveano occupato Lukovac ed Ipek, prima di marciare su Mitrovizza onde scacciarne lo Sherbina, ed il giorno 23 il Daily Mail di Londra pubblicava dei telegrammi secondo i quali essi aveano già assalito e saccheggiato il Consolato russo, con grande soddisfazione degli uf ficiali e dei soldati albanesi addetti alla guardia personale di Abdul Hamid, dei quali alcuni erano stati tratti in arrèsto, per essere rilasciati subito, a scanso d’un ammutinamento. Poco dopo da Vienna si spargeva la nuova che il console russo era stato ucciso; ma tosto, sempre dalla stessa fonte, la cosa era smentita coll'aggiunta notevole che la voce era stata diffusa da chi avea interesse di addensare una nuova nube di sospetti sull’Austria, avente la maggior ragione d’eccitare gli animi e che frattanto ottomila Arnauti armati, atteggiandosi a promotori della controrivoluzione, di fronte all’agitazione macedone, eransi riuniti per protestare contro i Capi recatisi ad Uskyp per aderire al progetto di riforme presentato da quel Vali, e che costoro, fermamente decisi ad opporsi ad ogni innovazione, aveano mandato un telegramma di protesta al Gran Visir Ferid Pascià, con pre-