— 222 — Anche Filippo III volle riconfermare tutte le franchie e i privilegi agli Albanesi Coronei e, nelle relative capitolazioni, statuiva che « detti cittadini possano portare le arme per tutti li Regni et « jurisdictioni delle predette MM. Cesaree , etiam sino dentro la « camera delle loro MM. et loro officiali ; siccome li Re passati « l’hanno concesso. » Sovra tutti Carlo III di Borbone si distinse per il suo costante affetto e per il suo grande interesse per gli Albanesi; egli, come scrive il Masci, « non solamente permise di erigersi in Calabria un Collegio di educazione per i giovani di quella Nazione e un Vescovado di rito greco ; ma dippiù autorizzò di esser entrambi dotati coi beni della R. Badia di S. Benedetto Ullano... ed esentò detti beni da qualsivoglia imposizione e tributo.. Apri di nuovo la comunicazione coll’Africa, Epiro e Macedonia; fondò il Reggimento Regai Macedone, dichiarando lo nazionale e quindi corpo italiano », avendo in vista, come egli stesso si esprime nel Dispaccio relativo, il diritto di dominio che competea al Re di Napoli e Sicilia sui luoghi degli Albanesi che componeano il predetto reggimento; offrì i mezzi al P. Giorgio Guzzetta di fondare a Palermo il celebre Seminario Albanese, donde sono usciti in ogni tempo uomini illustri in ogni ramo del sapere, e lo corredò di cospicue rendite; come fece per altre pie opere e benefici istituti; e diede ricovero nell’Abruzzo ulteriore ad una nuova Colonia partita da Pi-chierni negli Acrocerauni e la stabilì nel feudo di Badessa, pertinente alla Casa Farnese, provvedendola di tutto il necessario per il suo mantenimento e arricchendola di vasti demani. Anche Ferdinando IV ebbe cura particolare verso gli Albanesi, ai quali fu sempre prodigo d’ogni maniera di beneficenza; fondò il Vescovado di rito greco in Sicilia; accrebbe le rendite al Collegio di Calabria; si adoperò per il progresso del Seminario di Palermo, del Collegio di Maria di Piana e del Ritiro dei Preti celibi nello stesso comune, destinato a fornire, come il Seminario, i soggetti più adatti per le Missioni in Albania. Al pari dei suoi predecessori, fu sollecito a riconfermare gli antichi diritti e privilegi alle nostre nobili famiglie, come a chiare note ricavasi da questi altri diplomi che scegliamo fra i non pochi che potremmo riportare : 1. « Ferdinandus etc.—Vicercx etc.—D. Michael Imperiaiis, Mar-« chio Oryae, Princeps Francavillae etc. Unus ex Mag'natibus Hys-« paniarum primae classis , Intimus actualis Consiliarius Status « S. M. etc. etc. et in pracsenti R. M. Cam. Locumtenens et Prae-« sidens R. Camerae Summariae etc.—Magnifici .Officiali cosi Regii « come de Baroni, Reg\ Aud. Prov.li, Mag.ci Governatori seu Luo-« goteneuti e Corti delle Città, Terre e luoghi di tutto il presente « Regno et signanter Mag. Governatori e Corte della Terra di Mac-« chia in Provincia di Calabria citra, Salute. Come in questa Regia « Camera si è comparso per parte di Mag.co Loriso Matranga di-