— 251 — verno di Vienna , mentre quel ministro comune degli esteri ha parole di rispetto allo statu quo e al trattato di Berlino, continua indefessa la propaganda- che l’Austria fa nella Bosnia e nell’ Erzegovina e nell’Albania, per l’annessione di quelle regioni. Or permettete che s>u questi ultimi incidenti richiami l’attenzione della Camera ed in particolar modo l’attenzione del Ministro degli esteri, al quale occorre che ricordiamo quali siano i doveri dell’Italia in questo momento, specialmente per la questione dell’Adriatico..... Quanto all’ Albania io nou vorrò ripetere le cose che, con tanta competenza ed autorità ha dette ora l’onorevole Guicciardini; ma noi dobbiamo tener conto specialmente di fatti recenti, i quali ci rivelano le intenzioni definitive dell’Austria circa l’Albania, di cui va preparando indubbiamente l’annessione. Alludo anzi tutto al-l’incidente postale di Scutari. Ed è curioso che mentre in Italia ci siamo tanto preoccupati dell’incidente di Prevesa (pur compiacendomi con l’onorevole Prinetti per l’energia mostrata contro il turco) abbiamo poi lasciato passare 1’ altro importante incidente postale avvenuto a Scutari. Ora si sa che 1’ Austria, per antica consuetudine, ha nelle sue mani le poste dell'Albania, con grande danno della libertà epistolare. Per esempio, il valoroso, il patriottico giornale la Nazione Albanese, che si pubblica in Italia e che tiene accesa la fiaccola dell’ indipendenza albanese in Europa, e che è diretto dal distinto italiano Anseimo Lorecchio, il quale nel suo animo , al sentimento italiano accoppia quello originario e fiero albanese , questo giornale deve entrare continuamente alla chetichella nel territorio dell’ Albania. Non appena arrivavano i battelli a S. Giovanni di Medua, che è il porto di Scutari, i consoli avevano diritto di prendere ognuno la sua posta. Vi era dunque una larva di garentia. Ma ecco arrivare una circolare del direttore provinciale delle poste di Trieste che, in nome del Governo di Vienna, ordina che, non appena giungano i battelli postali a S. Giovanni di Medua, la posta deve essere portata nel consolato austriaco di Scutari che s’incarica direttamente della distribuzione delle corrispondenze ; cosicché è sparita quella sola garenzia di libertà che i consoli aveano. I consoli hanno protestato, ma finora quell’ordinanza non è stata revocata. Questo fatto è passato inosservato in Italia ; ci siamo preoccupati, ed abbiamo fatto bene contro la Turchia , dell’ incidente di Prevesa ; ma non ci siamo preoccupati contro l’Austria di questo gravissimo incidente avvenuto a Scutari, a proposito dell’ultima circolare del direttore provinciale delle poste di Trieste. Ma vi è qualche cosa di più: oramai pare un fatto compiuto 1’ attuazione della ferrovia Vienna-Salo-nicco. Certo noi non ci possiamo opporre ad essa, ma dobbiamo però preoccuparci del fatto che, quando 1’ Austria avrà costruita questa nuova linea , avrà nelle sue mani un grande mezzo per distruggere l’importanza della linea che oggi è percorsa dalla Valigia delle Indie, poiché la ferrovia Vienna-Salonicco avrà un per-