— 565 — bauese, lu più fedele fra tutte le altre, ha sempre, senza risparmio e senza indugio, sacrificato il proprio avvenire. E pur necessario ora, per la potenza dell’impero, come anche per metter termine alle smodate voglie dei greci aspiranti alle conquiste, e lontanamente per ottenere nel Regno un sano indirizzo, che l’attuale Sultano mantenga la promessa fatta al popolo nel momento della sua assunzione al trono; quella cioè d’introdurre e dar valore alla legge organica. È un triste fatto intanto che la legge suddetta è rimasta senza effetto, e che perciò la nostra povera Patria, come l’intera Turchia, è completamente abbandonata alla desolazione. Gl’ intrighi dei Greci, dei Bulgari, dei Serbi, dei Monteneg’rini hanno trovato eco, grazie agl incitamenti stranieri. E si sono sventuratamente resi possibili così numerosi disordini e tanto spargimento di sangue nel cuore del paese. È quindi indicato ed oltremodo necessario che, per prevenire un grande e terribile incendio , la legge organica sia al più presto introdotta ed abbia il suo pieno valore; mettendosi così fine agl’infami intrighi stranieri. Ciò, che si deve fare prima di ogni cosa si è che tutti coloro che presentemente languiscono innocenti nelle prigioni del paese sieno messi in libertà e che sieno graziati tutti gli esiliati per tale ragione amministrativa. 2. Gli Albanesi cristiani, devoti costantemente all’impero, furono, in seguito ad un errore politico del governo turco, pregiudicati in tutti gli atti della loro religione nelle loro fedi di battesimo, nei passaporti, nei documenti d’ufficio, ecc.; e però ne successe che gli Albanesi di confessione cristiana dovettero spacciarsi per greci, bulg’ari, serbi ecc., senza esserlo In realtà. Questa incosi-deratezza del nostro governo, mentre limita il numero degli Albanesi, aumenta la cifra delle popolazioni greco-slave , le quali pretendono oggi in Europa, irrazionalmente, che la Macedonia appartenga a loro. È necessario per conseguenza di rivolgere la attenzione su questo punto, per corregere tale grande errore, in modo che ciascuno segua, negli atti che lo riguardano, la propria razza, e la religione non sia intromessa negli affari di Stato. 3. Come in tutte le cose, anche qui il passato serve di esempio istruttivo ; ed il passato ci mostra chiaramente che i turbatori dell’ordine abusarono della religione, rendendola istromento politico, e la degradarono. Chiesa e scuola hanno sempre valso a conseguire una maggiore cerchia d’azione agli stranieri, e non hanno mai mancato di raggiungere lo scopo al quale miravano. Nei dintorni della Macedonia inferiore e dell’ Albania (Toscheria), dove chiese e scuole funzionano in lingua greca, i Greci ci tengono quasi in sequestro, come se fossimo dei loro, e si atteggiano a nostri protettori ed affini di sangue. Nella Macedonia superiore, dove esistono scuole e chiese slave, siamo considerati come slavi. Di chi la colpa ? L’ errore commesso dal Governo lascia libero