— 167 — dolo anzi il solo possibile, per restituire la tranquillità, a quella vasta provincia, ponendo termine, in tal modo, alla lotta che ivi combattevano le varie nazionalità. Frattanto gli Albanesi non si stancavano dall’agitarsi per veder migliorata la loro condizione, e una grande assemblea fu all’uopo tenuta a Scutari il giorno 11 dicembre, mentre da Bukarest veniva indirizzato al Sultano il seguente telegramma « L’assemblea degli Albanesi fedeli sudditi di V. M. appartenenti alle due religioni e originari delle varie parti dell’Albania, convinti d’interpretare i sentimenti e i desiderii della Nazione Albanese : Considerando che gli Albanesi pagano delle imposte, una parte delle quali è destinata all’ istruzione pubblica, e che, ciò non ostante, essi non hanno scuole albanesi; mentre gli stranieri in Albania ne hanno cinquemila: Considerando che la lingua albanese ha giornali, libri, professori e che è scritta da centomila Albanesi e conosciuta da un gran numero di dotti europei: Considerando che ogni ulteriore ritardo non fa altro che far perdere la pazienza alla Nazione ed esser contrario agl’ interessi dell’impero ; Ad unanimità depone rispettosamente davanti alla M. Y. I. questa ardente supplica, che la Y. M. si degni d’ordinare la pubblicazione d’un decreto che crei un corso obbligatorio di lingua albanese in tutte le scuole dell’Albania senza eccezione ». Alla loro volta i Comitati rivoluzionarii bulgaro-macedoni continuavano nei loro tentativi di provocare la rivolta , a furia di proclami e di appelli, che però non trovavano eco di sorta nella popolazione. Alla fine dell’anno, la Rivista militare italiana così scriveva: « Riferiamo, desumendolo dai giornali esteri, il programma della Lega Albano-Macedone: 1° Ottenere l’autonomia e l’indipendenza dell'Albania e della Macedonia. 2° Fondare uno stato confederato, con governi indipendenti, del quale faranno parte tutti i popoli di quelle regioni, qualunque sia la lóro razza, la loro lingua e la loro religione. 3° Opporsi in ogni modo a qualunque tentativo che non appaia favorevole alla piena indipendenza dell’ Albania e della Macedonia. 4° Respingere qualunque intervento straniero, provenga esso da grandi o da piccoli stati vicini. 5° Respingere qualunque tentativo che tenda ad un regime separato fra i due paesi. —Per raggiungere questi scopi, e in previsione di una lotta prossima e decisiva , la Lega si è proposto lo scopo, e vi è in parte riuscita, di riunire le idee e i sentimenti degli abitanti tutti di quelle regioni, facendosi coadiuvare da emissari ed agenti che, dall’Ildiz-Kiosk, estendono la loro azione fin sotto le più mìsere capanne dell’ Albania e della Macedonia. La Lega attende solo il momento opportuno per dare il segnale di un’ insurrezione generale. Come in tutte le cose d’Oriente, sembra che la Russia non abbia avuta piccola influenza nella formazione di questa Lega; sembrerebbe anzi che vi sia un piano combinato al riguardo. I