— 483 — trodurre nel primitivo prog-etto le seguenti modificazioni ed aggiunte: Il compito di riorganizzazione del servizio di gendarmeria nei tre mlayets sarà affidato ad un generale di nazionalità estera al servizio del Governo ottomano, al qnale potrebbero essere uniti altri militari delle Grandi Potenze, che si dividerebbero fra loro le varie circoscrizioni, nelle quali spiegherebbero la loro attività negli uffici di controllo , di istruzione e di organizzazione. Essi potrebbero così sorvegliare anche il contegno delle truppe verso le popolazioni. Questi ufficiali potranno domandare, se parrà loro necessario che siano pure destinati a tale servizio un certo numero di ufficiali e sotto-ufficiali di nazionalità estera. 3. Appena si sarà constatata la pacificazione del paese, si chiederà al Governo ottomano una modificazione della circoscrizione territoriale e delle unità amministrative, allo scopo di ottenere un rag'gruppamento più regolare delle varie nazionalità. 4. Contemporaneamente si domanderà la riorganizzazione delle ciscoscrizioni amministrative e giudiziarie, nelle quali sarebbe desiderabile di accordare 1’ accesso ai cristiani indigeni e di favorire lo sviluppo delle autonomie locali. 5. Si propone di istituire immediatamente, nei principali centri dei vilayets, commissioni miste formate da egual numero di delegati cristiani e mussulmani per giudicare i delitti politici ed altri commessi durante i disordini. A quelle commissioni dovrebbero partecipare i rappresentanti russo ed austro-ungarico. 6. Esigere dal Governo turco assegni di somme speciali per rimpatriare nei loro luoghi di origine le famiglie cristiane rifugiatesi in Bulgaria, ovvero altrove, per soccorrere i cristiani che perdettero i loro averi e le loro abitazioni e per ricostruire le case, le chiese e le scuole distrutte dai Turchi durante l’insurrezione. Le commissioni, cui parteciperanno notabili cristiani, decideranno circa la ripartizione di queste somme. I consoli di Russia e di Austria-Ungheria sorveglieranno il modo con cui sarà impiegato il danaro. 7. Nei villag-gi cristiani incendiati dalle truppe turche e dai bashi-bunucks, i cristiani, reintegrati nei loro possessi, saranno esentati per un anno dal pagamento delle imposte. 8. Il Governo ottomano si impegnerà nuovamente ad introdurre senza il minimo ritardo le riforme menzionate nel progetto elaborato nel mese di febbraio del corrente anno, come pure quelle la cui necessità fosse ulteriormente indicata. 9. La maggior parte degli eccessi essendo stati commessi dagli Ilvès (redi/s di seconda classe) e dai bashi-buzucks, è urgente che i primi siano congedati e che la formazione dei basM-buzucks sia assolutamente impedita. » Ben a a proposito scriveva allora il Giornale di Sicilia: « Il tono di questo importantissimo documento diplomatico è perentorio.