— 362 — tesa austriaca iu tutta la Turchia d'Europa. Tale scopo riusciva ancor più evidente per le notizie che venivano diffuse da fonte russa, secondo le quali lo Czar, cogliendo il pretesto del sequestro di Miss Stone, era intenzionato a forzare la inano della Porta, col pieno accordo delle Potenze, onde costringerla ad introdurre radicali riforme nei vilajets d’Europa , anche con la minaccia di una dimostrazione navale della flotta del Mediterraneo, che all'uopo era stata notevolménte rinforzata. Non esagerava gran fatto quindi il Neue Wiener Tagebìatt allorché, prevedendo prossima una grande conflagrazione europea, così esprimevasi: « L’Austria tende al Mare Egeo ; la Germania vorrebbe fare all’Austria la sua avanguardia verso 1’ Asia Minore e il Golfo Persico ; la Russia vuole Costantinopoli, che è la culla delle sue tradizioni, la „chiave del Bosforo e dei Dardanelli, e che riassume la libertà e 1’ azione della flotta russa dal Mar Nero verso il Mediterraneo; l'Inghilterra sente il pericolo, e per salvare Costantinopoli dalla cupidigia russa, sì accorda con la Germania. Ha un bel da fare minacce la Francia al Sultano più volte sleale; egli sorride, perchè la Germania e l’Inghilterra lo assicurano che nessuna azione coercitiva sarà permessa contro l’impero ottomano. Ma la Russia, che da tempo ha previsto le difficoltà navali, s’ è rafforzata nei Balkani, conquistando alla sua influenza la Serbia, riottenendo la gratitudine della Bulgaria', innalzando il piccolo Montenegro. Non resta che la Rumenia. Questa lia fatto un accordo militare coll’Austria, e la Russia sta per mandare sulla linea del Pruth centomila soldati. Intanto i Sovrani di Rumenia sono a Vienna e il vecchio Imperatore austriaco invita il Principe ereditario rumeno alle manovre ed invia un corpo d’armata al confine della Valachia, perchè sia prouto ad unirsi all’ esercito comandato da Bukarest. La Grecia vuole Creta e l’Epiro ; la Bulgaria infrena o incita i rivoluzionari di Macedonia; il Montenegro e l’Italia sono svegli in Albania, mentre l’Austria lavora a conquistare coll’oro g'ii Arnauti. In vero tutto ciò fa credere che la liquidazione dell Impero turco d’Europa debba essere la prima opera politica del secolo ventesimo. A vantaggio di chi ? » Ma già una voce abbastanza sintomatica incominciava a circolare per la stampa, secondo la quale i circoli diplomatici di Vienna, in seguito a notizie confidenziali giunte da Pietroburgo e da Berlino, aveano potuto apprendere come nel convegno tra lo Czar e 1’ Imperatore Guglielmo e nel viaggio dello Czar in Francia, formò argomento principale di discussioni la questione balkanica, capace di mettere in forse la pace europea , in seguito al fermento che sempre più andava accentuandosi. Si disse che ancora non era stato preso un accordo formale; ma che lo Czar avea proposta una soluzione pacifica, già in massima accettata tanto dalla Germania, quanto dalla Francia. La proposta dello