— 538 — Balcani non sorgeranno complicazioni. L’accordo austro-russo si è esplicato nel campo dell’àttuazione delle riforme di Miìrsteg; le popolazioni sono tranquille e confidano nell’opera delle potenze. La Turchia e la Bulgaria desiderano evitare qualunque cagione di conflitto; il concerto europeo funziona ; la gendarmeria si organizza; 1’ Italia ha la posizione che le spetta col comando della gendarmeria e la assegnazione ad essa del distretto domandato. La sua opera disinteressata è veduta con fiducia dalla Turchia e con simpatia dagli Stati balcanici; essa è concorde colle potenze alleate ed è appoggiata anche dall’ Inghilterra e dalla Francia. Se l’Italia e l’Austria continuano a perfezionare i loro armamenti, ciò non deve far ritenere che i loro rapporti siano meno cordiali o meno intenso sia in loro il desiderio della pace. Purtroppo oggi non può farsi una politica estera qualsiasi , senza esercito, marina e frontiere di difese. « Come la guerra si prepara organizzando un forte esercito e una forte marina, così è impossibile fare una forte politica estera senza marina e senza esercito. Vorrei che tutti di ciò fossero convinti nell’ interesse supremo della grandezza d’Italia. « Alla democrazia italiana ricordo le parole del capo della democrazia francese, il quale recentemente diceva che le simpatie delle nazioni si avvicinano ai forti che rispettano, e trascurano i deboli, la cui amicizia e il cui concorso sono inutili. » Scriveva a proposito la Tribuna: « Se vi è una virtù nella linea di condotta teoretica e pratica esposta oggi alla Camera dall’on. Tittoni, è questa appunto: una grande chiarezza di propositi, espressa con non minore sincerità di forma, e che trova negli atti una armonica corrispondenza. A noi sembra questa la caratteristica essenziale del programma di politica estera adottato dal Gabinetto attuale , tanto per ciò che si riferisce agli incidenti secondarii, quanto per ciò che ha riguardo all’ indirizzo della nostra situazione internazionale : sapere quel che si deve volere, volerlo con fermezza, facendo corrispondere gli obbiettivi , non soltanto ai mezzi attuali, ma a quei bisogni inviolabili, a quei diritti imprescrittibili, che rappresentano lo svolgimento dell’avvenire, senza uscire dai limiti di una ragionevole possibilità. « Il Gabinetto attuale ha trovato una situazione di fatto che gli sarebbe riescito impossibile mutare radicalmente, anche se ciò fosse stato desiderabile. Migliorarla là ove era insoluta, condurla a dare tutti i suoi migliori risultati là ove era già bene avviata, questo doveva e poteva essere il suo intento, e questo fu, con un successo che non molti oratori si sono compiaciuti di riconoscere, ma che oggi la Camera ha mostrato di comprendere e di apprezzare.... « Mai come adesso, infatti, è stato chiaro che le alleanze non escludono affatto le amicizie, neppur quando con esse più seni-