— 568 — e nobile. Noi non vogliamo cosa alcuna che arrechi danno alla Turchia. Una sola cosa domandiamo: Vivere di vita nostra. Vivere di vita nostra, fruire, cioè, di tutte quelle libertà che valgano a difenderci contro gli intrighi di vicini poco scrupolosi, le cui mire non hanno e non hanno avuto mai fondamento alcuno. Vivere di vita nostra, mostrare, cioè, che noi vogliamo difenderci, e così, distruggendo le speranze illegittime dei Bulgari, dei Serbi, dei Greci, dei Montenegrini, degli Austriaci, metter fine alla questione dei Balkani, e assicurare alla Turchia d’ Europa quella pace che desiderano tutte le Potenze amiche della civiltà. Per assicurarci cotesta libertà di vivere , non è necessario un intervento imperativo, perchè le riforme che noi domandiamo sono del pari consentanee agl’interessi delle grandi Potenze, come a quelli della Turchia; di guisa che un semplice appoggio benevolo, amico e non per tanto energico, basterà per farcele ottenere. Ecco che cosa vogliamo: 1. — Fusione dei vilayets di Kossovo, Monastir, Janina e Scu-tari, la cui popolazione è in massima parte albanese, in unico vilayet sottoposto all’amministrazione di un Vali capace e giusto. 2.—Tenuto conto della assoluta maggioranza nazionale, il Vali sarà albanese ed avrà un aggiunto, o consultore, anch’esso albanese abile e giusto. La scelta dei funzionarii ed impiegati subalterni cadrà indifferentemente su albanesi cristiani e maomettani, a patto che essi ad un’istruzione sufficiente uniscano la conoscenza della lingua locale e di quella ufficiale. 3. — Il capoluogo del vilayet sarà Monastir, Janina, Scutari e Kossovo (Uskyp) avranno un Mutessarif per ciascuna. L’aggiunto al Vali eserciterà anche le funzioni di Mutessarif nella città di Bitolia, considerata quale capoluogo del circondario di Monastir. 4. — I predetti quattro vilayets godranno dell’antico privilegio di conservare i Consigli degli Anziani, la cui soppressione apporterebbe delle difficoltà e dei danni, e che del resto rendono serii servigi. I quattro vilayets medesimi elegeranno sei consiglieri per ciascuno, tanto da formare un Consiglio di ventiquattro membri, che si riunirà a Monastir, sotto la presidenza del Vali. 5. — Per la elezione dei consiglieri: a) Ciascun Kaza (Comune) sceglierà liberamente e per voto di popolo due consiglieri provvisorii, l’uno maomettano e l’altro cristiano, nei comuni in cui le due religioni sono rappresentate; tutti e due maomettani, o cristiani, nei comuni in cui è rappresentata una sola di queste religioni. b) Cotesti consiglieri provvisorii, riuniti nei capoluoghi dei mutessarifliks, sceglieranno fra loro i sei consiglieri definitivi, per rappresentarli a Monastir. c) Il Consiglio degli Anziani sarà rinnovato ogni tre anni. 6. — La fondazione di scuole nelle città e nei villaggi di una