— 569 — qualche importanza, lu tali scuole sarà insegnata la lingua ufficiale turca, insieme ad un’ altra lingua europea, a scelta del Governo. 7. — I soldati forniti dai vilayst di Monastir, Kossovo, Scutari e Janina, invece di andare a logorare la loro salute in regioni il cui clima, per essi, è deleterio come nell'Asia Minore, nella Arabia e nella Tripolitania, saranno incorporati nel reggimenti della Turchia d’Europa e verranno addetti alla difesa delle frontiere bulgare, serbe, montenegrine e greche. Allo scopo di stabilire la pace, l’uguaglianza e la fraternità fra i popoli, tutti gli abitanti dei quattro vilayets senza distinzione di religione, saranno obbligati a prestare il servizio militare. 8. — Le comunità, al pari dei privati, avranno libertà di praticare le loro religioni in quella lingua che vorranno, senza che il Governo, gli stranieri e i preti abbiano il diritto d’intervenire, per imporre una piuttosto che un’altra lingua vivente o no per le preghiere e per la liturgia. 9. — Allo scopo di render nullo 1’ effetto di certi intrighi, le Potenze incaricheranno d’accordo tre Consoli, fra quelli residenti a Monastir, per controllare le decisioni del Consiglio degli Anziani, fino al giorno in cui le riforme desiderate non siano messe in atto. 10. — Per quel che concerne altre riforme di secondaria importanza, queste saranno regolate dal Consiglio degli Anziani. Noi preghiamo tutti i Capi di Stato dell’Europa di voler prendere in considerazione questi giusti desiderii esposti dagli Albanesi maomettani e cristiani, allo scopo di evitare torbidi e spargimento di sangue di cui essi saranno i soli responsabili, ove mai saremo costretti a tentare qualunque altra via che ci sarà possibile. » Ben a proposito scriveva Wasa Pasha: « Il est. de l’intérêt de tous, d’un intérêt capital de réunir 1’ Albanie dans un seul vi-layet, de lui donner une organisation simple, compacte et forte... et d’inaugurer sous le sceptre de S. M. le Sultan une ère d’union de concorde et de fraternité pour toutes le croyances et pour toutes les religions. C’est l’union de tous ses sujets qui fait la force d’un Empire et garantit son progrès, sa prospérité, sa grandeur; la division, la séparation, c’est la faiblesse, la misère, la décadence. En dotant l’Albanie d’une administration unitaire avec des lois égales pour tous dans leur application, on ranimera le courage dans le cœur du peuple et l’on obtiendra d’abord, comme premiers résultats, la sécurité publique, le réspéct pour les autorités constituées, et la confiance de tous dans l’avenir. » Ma non consigli così saggi, non preghiere, non minacce, non rivolte sanguinose, non pressioni esterne, non interne necessità hanno potuto far rinsavire Abdul Hamid a tempo opportuno; sebbene, a dir vero, oltre che la sua naturale ed etnica avver- 72