— 48 — Pur subendo l'influenza ottomana fino ad un dato punto, scrive il Becker , la Lega non volle fin da principio identificare la causa musulmana con quella degli Albanesi , se non che nella misura che giudicò necessaria; tanto che essa ricusò di prender parte alla resistenza dei Bosniaci, non volendo dar pretesto all’Austria di mischiarsi nelle faccende albanesi , e non volendo esporre una parte delle sue risorse nella difesa di una causa che non era la sua e ohe anticipatamente era stata perduta. Addì 13 giugno 1878, all’ apertura del Congresso di Berlino, pur non illudendosi di potere, in via diplomatica, ottener ciò che si conquista con le armi e col sangue, la Lega redasse un Memorandum da presentarsi al Congresso, indirizzandolo a lord Bea-consfield, primo ministro e rappresentante della Regùna d’Inghilterra. Ma tale documento non trovò appoggio efficace da parte di chi era nel dovere di propugnare l’attuazione delle aspirazioni in esso contenute. A Berlino, quando si trattò di stabilire le nu.ove frontiere del Montenegro, nacquero delle vivaci discussioni. Nella tornata del 1° luglio il rappresentante ottomano, a buon diritto, rilevava che al Montenegro si poteva dare qualche cosa al nord, poiché al sud bisognava aver riguardo degli Albanesi; anzi era d’avviso doversi preferire la cessione di Spizza, anzi che quella di Antivari, perchè, in quest’ultima città albanese, i Montenegrini sarebbero stati costretti a mantenersi contro il voto delle popolazioni. Così pure, nella seduta del 4 luglio, dichiarava di ritenere una ingiustizia l’annessione al Montenegro di territorii abitati da Albanesi musulmani e cattolici. Che fondate fossero tali osservazioni, appare all’ evidenza dal seguente proclama che il Comitato centrale per la difesa dei diritti della Nazione Albanese avea diramato a tutti i patriotti Albanesi, ai 30 del mese di mag-gio. « Noi testé abbiamo fatto spandere, per mezzo della stampa e dei Comitati locali, la nostra protesta contro le pretese del Governo ellenico sulla bassa Albania, o Epiro, parte integrante del nostro paese, come la media e 1’ alta Albania. Tale documento, emanato dalla volontà di voi tutti e firmato dai vostri capi e notabili, è una solenne manifestazione del vostro ardente attaccamento alla Patria nostra una e indivisibile. Ma mentre i tentativi d’invadere 1’ Albania del sud venivano sventati dal rifiuto dei vostri Capi di unirsi ai volontari greci e dalla generale resistenza degl’ abitanti dell’ Epiro, un’ altra invasione straniera aveva realmente luogo nell’Albania del nord. È noto che gli Albanesi hanno, per quanto era compatibile col loro dovere verso la Sublime Porta, mantenuto una stretta neutralità nella guerra fra Turchi e Montenegrini. Voi avete dovuto, per conseguenza, vedere con sorpresa il Montenegro (entrato in guerra a solo scopo di affrancare i suoi fratelli dell’Erzegovina e della Bosnia, come