— 462 — grave e meno imbarazzante per quelli che gli dovranno succedere... Ma ai primi giorni della crisi nessuno pensava che la soluzione potesse essere quella della formazione d’un ministero con elementi stambulovisti... Il solo che aveva come una mezza intenzione che le cose potessero finire così era 1’ alto commissario ottomano Ferrud Bey, il quale, da un ministero di cui Petkoff facesse parte, si riprometteva un immediato miglioramento nelle relazioni fra i due governi... Di fatti il primo atto del nuovo ministero bulgaro fu quello d’inviare a Costantinopoli il Natchovicli, coll’ incarico di vedere se era possibile l’arrivare a questo accordo e di ottenere nel tempo stesso qualche garanzia per la popolazione cristiana della Macedonia... Il Natchovich, uno degli uo-« mini politici che ebbe parte importantissima negli avvenimenti dei primi anni del principato , è stato ministro degli esteri durante la reggenza di Stambuloff... Checché sia stato detto in contrario , se la sua missione non fu un grande successo (che cosa si poteva sperare?) non fu punto un insuccesso. E ciò malgrado che fossero già avvenuti gli attentati di Salonicco, che dovevano paralizzare l’azione pacifica del governo bulgaro, o per lo meno renderla molto più difficile... Ma la buona volontà dei due governi doveva urtarsi contro un complesso di circostanze che fatalmente dovevano rendere sempre più grave e peggiore la situazione. Il ritorno alla tranquillità, sia pure relativa , nella penisola balka-nica sarebbe stato possibile qualora, dopo aver imposto alla Bulgaria di mettere un freno all’agitazione rivoluzionaria, le Potenze avessero davvero insistito presso la Turchia per l’applicazione delle riforme; ma più ancora perchè impedisse gli abusi delle autorità e dei soldati e avessero provveduto a controllare la sua azione, istituendo milizie o gendarmerie comandate da europei. Invece, dopo d’aver presentato il famoso memorandum delle riforme, che la Porta accettò con una sollecitudine senza esempio, e dopo di aver sanzionata la nomina dell’ispettore generale, non si occuparono più di nulla... Le condizioni delle popolazioni della Macedonia dovevano peggiorare, anche per il fatto che vi sono ora , e da parecchio, molte migliaia di soldati più del solito, i quali, non ricevendo nè paga, nè viveri dallo stato, sono costretti a vivere di rapine e di saccheggi. Dopo gli attentati di Salonicco, la Turchia ha chiamato sotto le armi e ha fatto venire dall’Asia Minore altre truppe... Non si ha idea delle efferatezze di cui sono capaci i soldati turchi di certe regioni dell’Aria Minore e del fanatismo che li anima. Essi sbarcano a Salonicco, o a Costantinopoli, persuasi di dover prendere parte alla guerra santa , allo sterminio dei cristiani che minacciano la loro fede e il Padiscià!... Le Po tenze hanno quasi lasciata carta bianca alla Turchia per la repressione; l’hanno anzi spinta ad agire energicamente, e naturalmente la Turchia ne ha approfittato, adoperando gli elementi che aveva sotto mano... Le atrocità commesse dalle soldatesche turche