— 228 — CAPITOLO XIV. L’Italia è antesignana del principio di nazionalità. - Voci d" intrighi italiani in Albania. - Sospetti, calunnie e insinuazioni contro i veri Albanesi d’Italia. -La pretesa propaganda italiana e le fantasie di Victor Bérard e della Neue Freie Presse -Progetto iniquo attribuito all’on. Crispi.-Una nostra osservazione.-La politica estera italiana dal 1 gennaio al 7 marzo 1878. - Bismarck consiglia Crispi a invadere l’Albania.- Condotta e fini di Crispi in quella occasione.-Discorso da lui pronunziato alla Camera il 3 febbraio 1879. - Il Convegno di Monza. - Nobile sdegno del Re Umberto. - L'Austria agisce apertamente e intensamente. La missione d’Italia in Oriente e il Proclama di Garibaldi, del 29 luglio 1862. -Progetti garibaldini. - Comitati rivoluzionarli. - Vittorio Emanuele II propugna l’indipendenza dei popoli balkanici - Missione del Canini. - Un pensiero di Cavour. - Affetto di Garibaldi per gli Albanesi. - Sua lettera a Dora d’Istria. Un pensiero di Cristoforo Negri.-A che tendono le insinuazioni contro l’Italia e contro i veri italo-albanesi.-Azione efficace di questi ultimi.-Articoli della Börsen Zeitung e del The Globe in sul proposito.-Opinione di B. Molden. -La sola Italia ha giusti titoli di occuparsi dell’Albania. - L’imperatore d'Austria non riesce a rassicurare Vittorio Emanuele III a Berlino. - Un articolo della Tribuna. - Previsione del Petit Parisien. - Osservazione della Vossiche Zeitung. - Lavorio austriaco. - La linea ferroviaria attraverso la Bosnia-Er-zegovina. - Dichiarazioni del Reichswehe. - Interrogazione dell’ on. Guicciardini, del 18 dicembre 1900. - Risposta del ministro Visconti-Venosta. - Meraviglie austriache e dichiarazioni della Neue Freie Presse. - L’opinione pubblica italiana persiste nei suoi timori.-Discusione del bilancio degli Ésteri.-Discorsi degli onorevoli Bovio, Guicciardini, De Marinis. Di Sant’Onofrio, Valli Eugenio, Gaetani di Laurenzana, Luzzatti Luigi, Barzilai, Frascara Giacinto, Riccio. - Ordine del giorno dell’ on. De Niccolò. - Discorso del medesimo. -Parole dell'on Campi. - Discorso del Ministro Prinetti. - De Niccolò e De Marinis ritirano i loro ordini del giorno. - Nobilissime parole di quest’ultimo.-Di-scorso dell’on. Odescalchi in Senato. - Discorso dell’on. Pierantoni. - Nuove dichiarazioni dell'on. Prinetti. Quanto abbiam detto, ci autorizza a riconoscere che l’Italia è l’antesignana del principio di nazionalità, poiché appunto a tale principio essa deve la propria esistenza; sicché, senza tema di poter essere smentiti, affermiamo con tutta sicurezza che sono calunniose le voci che si fanno correre intorno ai pretesi intrighi italiani in Albania: voci che, raccolte forse in buona fede da qualcuno, hanno provocato delle ingiuste recriminazioni contro questa seconda Patria nostra, quasi che anch’essa voglia concorrere al di-sfacimento dell’Albania, pur di averne un ben che minimo brano, ed hanno fatto sorgere qualche dubbio, nell’animo però di chi era ben disposto ad accoglierlo , intorno all’ azione che vanno esplicando e alla missione che si sono imposta gli albanesi veri residenti in Italia. Ci si vorrebbe contendere il diritto di occuparci delle sorti di quella dolce terra, che è stata sempre l’obbietto del nostro purissimo amore, il sogno di tante generazioni, il sospiro dei nostri poeti. Ci si vorrebbe imputare quasi a delitto il fatto di vivere lontani da essa e di amarla e di adorarla, di piangere sulle sue sventure, di contribuire, come meglio sappiamo, alla sua rigene-