— 234 — di Vittorio Emanuele II potesse, anche per ragioni di gretto egoismo nazionale , prestarsi al turpe giuoco di altri, che, avvezzo a sacrificare alla propria ambizione l’indipendenza, la libertà e il sangue dei popoli ; a fine di pigliarsi la rivincita della patita lezione, assai tardi ricordavasi di alterare la verità, e di far dire ai suoi giornali che « l’Austria non ha nulla da sperare e da temere dall’Italia » essendo questa una qwantitè néglìgeable per quel che riguarda la questione balkanica. Che l’Austria in quel tempo agisse più apertamente del solito, tutti erano in grado di accorgersene; anzi fin, dal maggio di quel medesimo anno, VAlbania di Bruxelles aveva dato l’allarme, scrivendo : « Sopratutto è la propaganda austriaca che in questo mese ha assunte gravi proporzioni. Una cinquantina di emissari carichi d’oro hanno percorsa l’Albania, spargendo denaro e annunziando la buona novella. Un esercito di quarantamila uomini fu apprestato e gli ufficiali, incaricati di dirigere le operazioni, furono inviati a Uskyp come addetti a quel Consolato. Il signor De Kallay, che ha amministrate così bene la Eosnia e l’Erzegovina, fu designato come il futuro Governatore Generale dell’Albania; egli stesso designerà gli altri funzionari e già ha fatto incominciare gli studi della lingua albanese ad un certo numero di futuri impiegati. In una parola, secondo le informazioni che attingiamo a pura fonte, l’Austria aveva abbozzato il piano dell’ amministrazione in Albania. Disgraziatamente per essa, e fortunatamente per noi, gli avvenimenti sperati ed attesi, che avrebbero dovuto relativamente giustificare un intervento, non si sono presentati. » In vece le linee principali della missione che l’Italia risorta ha in oriente sono state splendidamente tracciate da Giuseppe Garibaldi, nel suo celebre proclama del 29 luglio 1862. Ivi è detto: « Male arti di despoti, pregiudizi funesti, vi tennero finora, con vostro danno, divisi, e foste facile preda di tiranni vostri e stranieri. Ma oramai l’ora dei popoli si avvicina; la spada della giustizia sta per essere sg-uainata, affinchè ciascuna Nazione ottenga il proprio retaggio. E tempo che tutti i popoli si preparino alle supreme battaglie. Su dunque! Voi pure stringetevi in un popolo solo; raccoglietevi in un solo pensiero di vendetta e di libertà e fate impeto irresistibile contro i vostri oppressori. Non prestate ascolto alle mendaci promesse della Diplomazia; diffidate de’suoi artificii, delle sue scaltrezze. Vi tradì, vi vendè cento volte; se lo soffrite, vi tradirà, vi venderà ancora. Fidate soltanto nel vostro valore, nelle vostre armi, nella vostra concordia; e fidate nei popoli che, come voi, vogliono la libertà e combattono per ottenerla..... È dovere dei popoli liberi e che vogliono essere tali, di accorrere ovunque si combatte per i diritti delle Nazioni, ovunque s'innalza la bandiera della libertà... La causa della libertà è una sola, qualunque sia il popolo che la difende , qualunque il colore della bandiera sotto cui si schierano gli eserciti. Quando tutti i popoli