— 194 — CAPITOLO XIII. Insinuazioni austriache contro l’Italia.-Una corrispondenza del Pays nel 1868.— Doveri e diritto d'Italia.-Sua missione.-Suoi vitali interessi. -Il porto di Vallona. -Danni che deriverebbero all’Italia da un’ occupazione austriaca in Albania. -Modi di prevenzione. - Inettitudine di uomini politici. - Pericolo panslavista.-Bapporti fra l’Epiro e il Regno delle Due Sicilie. - Scritti di Giovanni Schirò.-II P. Giorgio Fuzzetta. - Suo Memoriale a Carlo III.-Parole con le quali lo presentò al Re. - Gli Albanesi e la Casa d’Aragona. - L' Albania durante la lotta contro i Turchi. - Prime emigrazioni in Italia. - Demetrio Reres. - È nominato Governatore della Calabria inferiore. - Decreto relativo. - Amicizia intima fra Skanderbeg e Alfonso d’ Aragona. - Munificenza e generosità, di quest'ùltimo. - Trattato del 26 marzo, fra il Kastriota e l’Aragonese, e Trattato fra quest’ultimo e Arianite Thopia, del 7 giugno 1451. - Esecuzione dei medesimi. - Il Commissario del Re di Napoli prende possesso di Kroja -Memoriale del 31 maggio 1451. - Doni di Alfonso a Skanderberg. - Richieste di aiuto per l’impresa di Berat. - Arianite Thopia e altri Signori prestano omaggio ad Alfonso. - Nuovi soccorsi e cospicui doni. - Esercizio dei doveri di sovranità. - Il tradimento di Hamza. - Dolore degli Albanesi e di Skanderbeg per la morte di Alfonso. - Ambasciatori Albanesi a Napoli. - Ferdinando continua la politica paterna. - Skanderbeg accorre in difesa di lui, e ne consolida il potere. - Ricompense. La Lega contro il Turco. - Lettera di Ferdinando agli ambasciatori (4 febbraio 1466). - Lettere a Gerardo de Collis e al Cardinale di Ravenna. - Congratulazioni all’imperatore Federico d’ Ale-magna.-Preparativi bellicosi e lettere ad Amico Giunta ed a Lancilotto Macedonio. - Altra lettera agli Ambasciatori. - Skanderbegh va a Roma.-Lettera del Cardinale Arrivabene.-Pietà religiosa e alterezza d’animo del Kastriota.-È richiamato in Albania dalla Principessa Donika. - Lettera del Re di Napoli a Garcia Betes. - Skanderbeg si ferma alcuni giorni in Napoli. - Lettera di Ferdinando al Protonotario Rocca. - Sfiducia del Re verso il Papa e verso la Lega. - Provvede alla sicurezza dello Stato. - Suo dolore per le vittorie dei Turchi contro i Veneziani. - Trattative con Maometto II. - Ambasceria di Bernardo Lopis. - Istruzione relativa. - Accoglienze a Vallona. - Lettera al Sultano. - Fini di Maometto. - Chiede un porto in Albania. - Ferdinando non permette l’istituzione d’un'Ambasciata turca a Napoli. - Fa fortificare i suoi possedimenti marittimi in Albania. - Lettera ai suoi Ambasciatori in Roma. - Non si disgusta con Maometto. - Smentisce le dicerie maligne. -Lettera a Lancellotto Macedonio. - Risposta al Vescovo di Ascoli e lettera al Rocca. - Il Papa tenta di mettere la concordia. - I collegati diffidano. - Ferdinando lo encomia, ma sta in guardia. - Lettere al Rocca - Morte di Skanderbeg ( 17 gennaio 1468). - Brighe inutili. - Lettera di Papa Calisso III a Sflariderbeg. - Lettera di Ferdinando alla Principessa Donika. — Istruzione all’ambasciatore speciale Girolamo di Carvineo.-Stato miserando dell'Albania descritto dal Papa Paolo II. - Emigrazioni Albanesi in Italia. - Elenco di nobili famiglie. - Alcuni diplomi e privilegi. 11 vero cognome della famiglia Kastriota. - Altri diplomi. - Benefici ricevuti. - Ostacoli opposti agli alienigeni di stabilirsi nelle Colonie. - I discendenti di costoro. - I pseudo-albanoidi. - Inconsapevoli tentativi di postuma rivincita. - Un pensiero di Angelo Masci.-Basi solidissime dell’amicizia fra Albanesi e Italiani. La maligna legg-enda delle aspirazioni delPItalia sull’ Albania continuò per un pezzo a fare le spese della stampa austriaca. Essa è però di data abbastanza antica, come si vede dalla seguente corrispondenza apparsa sul Pays, nel settembre del 1868: « Si segnala la presenza di numerosi ufficiali italiani in Romania e sul litorale, turco dell’ Adriatico, e se n’ è concliiuso che