«LI AVVENIMENTI NAVALI NEL CONFLITTO EUROPEO 45 E così fa l'Inghilterra, la più potente nazione nei mari, e chiede ed ha dal suo popolo quello spirito di disciplina per cui i sacrifici sono di buon animo accettati a prò del bene comune. Quale serio ammaestramento deve essere per noi che abbiamo una così lunga distesa di coste sulle quali si ergono città assai più popolose e fiorenti e belle che non Yarmouth e Hartlepool e Scarborough e Whitby e non abbiano una flotta come quella inglese! E ancora più che alla flotta inglese, a quella italiana incomberebbe in guerra il dovere di non essere minimamente distolta dal suo compito principale, già arduo per la sproporzione tra i nostri grandi interessi marittimi e la flotta che deve tutelarli. E il compito di questa non può e non deve essere quello di accorrere là dove il nemico si presenta per bombardare (e altro mezzo non vi è per impedire quest’azione) ma o deve avere l’obiettivo di distruggere la flotta nemica, se questa è uguale o inferiore alla nostra, o, in caso contrario, impedire che forze armate sbarchino sulle nostre coste. La iattura di possibili bombardamenti delle nostre città .aperte sul mare non potrebbe essere scongiurata dalla flotta, non dalle Convenzioni, dalle Conferenze, dai canoni del dritto internazionale; essa dovrebbe esser sopportata con animo virile, con disciplina, nè dovrebbe esser causa di più gravi sciagure esercitando pressioni funeste sulla condotta della guerra. * * * Naturalmente la stampa inglese ha accusato la Germania di aver commesso un delitto contro le leggi della civiltà bombardando città aperte: la stampa tedesca se ne è difesa: Hartlepool — essa ha osservato — possiede indubbiamente dei cannoni i quali hanno risposto al fuoco delle nostre navi e le hanno colpite; Scarborough ha una guarnigione militare; a Whitby noi ci siamo limitati a distruggere la stazione semaforica e quella radiotelegrafica; deploriamo che in queste azioni siamo stati a nostro malgrado offesi cittadini inermi, ma noi abbiamo esercitato un diritto concesso dalle leggi di guerra. E del resto l'Inghilterra che ci stringe spietatamente d’assedio sul mare non minaccia sofferenze crudeli di inedia