GLI AVVENIMENTI NAVALI NEL CONFLITTO EUROPEO 11 esistenza contro un mondo di nemici. Se il Governo tedesco dichiarasse una parte dell’Oceano Atlantico Nord, limitata dalle coste occidentali della Gran Bretagna, area militare, ciò sarebbe perfettamente consono al procedimento seguito dagli Inglesi per il Maro nel Nord. Tntte le navi mercantili che entrassero in quest’area lo farebbero a loro proprio rischio, esponendosi ad essere distrutte dai sommergibili tedeschi. * Occhio per occhio » : questo ò il motto. Nel “ Lokalanzeiger ” di Berlino, il contr’ammiraglio Schlieper, dopo aver ricordato che la Germania fu troppo generosa e troppo sentimentalismo fece finora por la causa della giustizia, dice che è giunto il momento di rendere dente per dente. E poi che i sommergibili hanno dimostrato di essere nelle mani dei Tedeschi un poderoso ordigno di guerra che ha sparso il terrore innanzi a sò, così conviene agire subito e battere il ferro quando ò caldo ancora. L’idea di distruggere il commercio del nemico e i suoi trasporti di truppa ha un che di convincente e produce un sentimento di gioia. Ma effettivamente, prima della dichiarazione dell’ammiraglio von Tirpitz, prima dell’esortazione dell’ammiraglio Schlieper, già i sommergibili avevano cominciato e continuato a svolgere la loro azione contro il traffico marittimo avversario. Dal 20 ottobre al 26 novembre (e l’intervista avveniva in dicembre) erano già stati affondati 4 piroscafi: Il piroscafo britannico Glitra (866 tomi., 100 cavalli nominali) era stato colato a picco, aprendo valvole di presa d’acqua dal mare, sulla costa nord di Scozia, dall’iJ 17; l’equipaggio fu salvato sui palischermi. Il 26 ottobre il piroscafo francese Amirai Ganteaume, non distante da Boulogne, era stato silurato e, se non veniva prontamente soccorso, una gran quantità di vite umane sarebbe andata perduta, chè erano a bordo un forte numero di passeggeri fra cui molte donne e fanciulli. Il Ganteaume era un grande piroscafo e abbastanza veloce. Il 23 novembre il piroscafo inglese Malachite (718 tonn., 98 cav. nom.) era stato affondato dal sommergibile U 21 a 4 miglia circa da Le Havre; l’equipaggio fu salvato sui palischermi. Tre giorni dopo, il 26, lo stesso sommergibile U 21 affondò il piroscafo inglese Primo (1366 tonn. 162 cav. nom.).