MARE DEL NORD Al di là della Manica, la guerra navale ohe oggi si combatte ha ricevuto una definizione quanto mai vera ed esatta, e perciò semplice e non risonante di tecnologia ; essa è detta una guerra di attrition, che noi potremmo tradurre di logorio, una guerra di schermaglie della quale non si sa prevedere il momento in cui entrerà nella fase risolutiva. E forse anche quella che si combatte nel continente risulta in sostanza di attrition, per quanto dalla più copiosa nomenclatura tecnica terrestre si abbiano tanti nomi quanti sono i critici che studiano gli avvenimenti. Ma, mentre in mare la guerra ha assunto tale carattere per deliberato proposito di uno dei contendenti e per la forzata necessità per l’altro di doverlo accettare, nel continente 1’ aggruppamento delle forze, per numero e posizione, è tale che queste si equilibrano ed i mezzi e i metodi a cui si affidano, già pressoché uguali all’inizio, lo divengono completamente a mano a mano; dalla flèchette francese imitata dai Tedeschi, al famoso obice di 420 min. germanico in via di ri-produzione in Inghilterra. E all’accanimento della lotta non è stato ostacolo l’inverno, e un inverno particolarmente rigido, chè dalle speciali condizioni da esso create, hanno sperato trarre vantaggio contemporaneamente gli avversari.