136 GLI AVVENIMENTI NAVALI NEL CONFLITTO EUROPEO si sono sottoposte le navi mercantili. Piroscafi italiani e stranieri, compresi anche fra questi gli inglesi e i francesi, diretti a porti italiani sono stati fermati al passaggio dello stretto di Gibilterra o in navigazione nel Mediterraneo, producendo ritardi molto nocivi allo svolgimento del traffico e agli interessi dei passeggieri, come a quelli dei caricatori e desti-natarii. Ciò naturalmente ha fatto correre un certo malumore nelle nostre classi commerciali marittime e di esso si son fatti eco, fra gli altri, il Comitato delle Compagnie di assicurazioni marittime e la Commissione dell’Ufficio traffico e trasporti marittimi di Genova, che hanno invocato vivamente l’intervento del governo affinchè gli Stati belligeranti cominciassero ad esercitare in modo meno pregiudizievole agli interessi italiani il diritto di visita. Le aspettative, del resto, non sono state deluse poiché il 28 dicembre veniva stabilito fra i governi di Roma, Londra e Parigi un accordo allo scopo di ridurre i fermi delle navi commerciali dirette in Italia. L’accordo ha stabilito che le flotte francese ed inglese procedano a visite nei soli casi di assoluta necessità; che, dopo avvenuta una prima visita, questa non possa essere rinnovata da altre navi ; che, trovandosi a bordo delle merci sequestrabili, la nave fermata possa proseguire, con tali merci, purché il governo italiano s'impegni a impedirne l’esportazione. Pienamente fiduciosa nella lealtà del nostro Paese, l’Inghilterra ha poi, in deroga ai divieti emanati, consentito l’esportazione verso l’Italia delle seguenti merci : nichel, piombo, alluminio, ematite, ferro silicato, piriti, gomma, petrolio, in quanto queste materie siano esclusivamente destinate all’industria italiana. A dimostrare la propensione dell’Inghilterra a favorire il traffico italiano, l’Ambasciata della Gran Bretagna a Boma pubblicava nei primi di gennaio che dalla metà di novembre solo 5 navi erano state fermate a Gibilterra, e due di esse avevano avuto il permesso di proseguire quasi subito, mentre le altre erano state rilasciate dopo sbarcato il carico di contrabbando (alluminio, gomma e rame). Dal 4 dicembre nessun carico di nessuna specie per l’Italia era stato sequestrato. Con proclama reale del 23 dicembre l’Inghilterra ha intanto stabilito una nuova lista degli oggetti di contrabbando