GLI AVVENIMENTI NAVALI NEL CONFLITTO EUROPEO 63 sento narrazione, è uno di quelli venuti a pubblica conoscenza; ma è probabile che anche a sommergibili tedeschi sia accaduto lo stesso, transitando zone minate e specialmente quelle tra l’Inghilterra e la costa belga. In complesso si ha l’impressione che queste navi subaquee possano con una certa facilità traversare zone minate. Ma evidentemente ciò dipende dal tipo di mina che si impiega nella formazione dello sbarramento. È chiaro che se questo tipo avesse un congegno di accensione della carica che entrasse in funzione non appena la mina assume una certa inclinazione, nessun sommergibile potrebbe arrischiarsi a traversare un tal campo senza correre l’alea di fare agire qualche mina, la cui esplosione gli riuscirebbe certamente fatai*'. Ma nei uoghi di corrente, e quindi anche di maree, il tipo ora detto non può adoperarsi per il fatto che le correnti stesse — a seconda della loro forza — farebbero inclinare più o meno la mina; se ne adoperano invece di quelle in cui l’accensione è determinata dall’urto diretto. Questi campi — a parte la difficoltà dovuta agli ormeggi tra mina ed àncora — possono essere traversati con poco rischio dai som-mersribili. LA PERDITA DEL SOMMERGIBILE FRANCESE “ SAPHIR Una impresa simile a quella con tanto brillante successo compiuta dal B 11 fu tentata, circa un mese dopo, dal sommergibile francese Saphir (del 1907 ; 390/450 tonn.; velocità 11 nodi; 6 ls.). Ma la fortuna non arrise all’ardimentoso comandante. Da Costantinopoli giunse questa notizia : « Il sommergibile francese che entrò nei Dardanelli il 17 gennaio, giunse sino a Nagara inosservato. Immergendosi profondamente allo scopo di sorpassare un campo minato, andò ad urtare con violenza sul fondo e si danneggiò; per salvare l’equipaggio, fu costretto a ritornare a galla. Della gente una parte fu raccolta; il comandante rifiutò di salvarsi e quasi immediatamente sprofondò giù con la sua nave ». Il comunicato francese disse : « Il sottomarino francese Saphir, che esercitava funzioni di sorveglianza presso lo stretto dei Dardanelli, la mattina