et tutte l’artigliarie parimente si sparino in modo che essi fanno grandissima rovina et danno in qualunque Armata vadano ad investire. Nel mare in calma si pongono poi quelle, come io dico, dalle bande o fianchi dell’Armate sottili, et nei loro corni, in modo che vi servano come per muraglia di tutta l’Armata. Et le galee che sono tra queste due ali o schiere rimangono sicure di non poter essere se non nelle loro prore assalite, combattute et offese. Perciochè se una banda di galere procurasse di trapassare per assaltarle dalla parte di dietro o vero per poppa, converrebbe loro di trovarsi prima esposta a tutta l’artigliaria di quelle navi che fussero poste nei fianchi della ditta Armata, oltreché, poche sono quelle navi grosse et altri somiglianti navilii che non portino qualche pezzo d’artigliaria maggiore di quello che siano li ordinarli cannoni o colubrine delle galee. Onde posson con più longo tiro et con maggior rovina offender le armate da remo. In tale occasione donque havendosi solamente riguardo alla qualità del tempo il Capitano serbarà questo modo come più sicuro et migliore (37). Dopo le quali parole, disse il Cappello: A questo nostro Capitano per quanta me ne pare altro non manca nel ben ordinar et divider una Armata fuor che il saperin qual parte delle sue schiere esso debba porre le galee più spedite et dove le meno, dove et in qual fila debba trovarsi egli con la sua galea. Donque la vostra cortesia gli sia anco favorevole in questa parte che poi haverete formato un ritratto di Capitano perfettissimo a cui non se ne potrà aggiungere a queste due parti. Già ero io per venire, rispose il Contarmi, il che farò ora tanto più volentieri quanto me l’imponete voi. Perciò io dico ch’io voglia che di tutte le migliori galee et più preste sì di vela come da remo egli ne facci una scelta. Di queste armi sempre le schiere di soccorso et una parte etiandio navigandosi, sempre all’antiguardia ne assegni (3 8). Le non preste et più pigre, ordini poi per la battaglia. Quelle che non [267]