Questi et altri avvertimenti si sogliono osservar da marinai i quali hora non mi sovvengono. Resterebbe a dire a che serve haver cognitione di molte stelle et della natura di pianeti, ma parendomi haver posto troppo carico alle spalle d’un Capitano per non lo far del tutto astrologo, con vostro consentimento ciò lasciando passerò alle parti più necessarie. Disser allora il Cornaro et il Canale, intesa prima la volontà del Cappello, che di quanto a lui piaceva erano contenti. Laonde egli seguitò: Tra tutte le altre conditioni che al Capitano appartengono indubitatamente si deve stimar oltra modo Tesser sempre nelle sue deliberationi segreto. Il che dinotar volendo gli antiqui capitani portavano nelle loro insegne il Minotauro, che si come quello nel laberinto stava rinchiuso, così il consiglio dell’impero d’Armate et di esserciti deve esser secreto nel suo petto. Ma poiché è pur mestiero che alcuno ne sia partecipe, quando il nostro ha da muover la sua Armata o a fare qualche impresa non deve renderne altri consapevole fuor che due o tre de soi consiglieri et ministri più fidati et più cari. Leggesi che essendo Re Antigono dimandato dal figlio quando si dovea fare certo fatto d’arme rispose: Temi per avventura non poter sentire il suono della trombetta ? Et pur sapeva questo Re che si poteva molto ben fidare un secreto a colui al quale era per fidare il Regno. Nondimeno con così fatto essempio volle insegnare al figlio quanto conveniva a Principe et a Capitano Tesser come si è detto nelle sue deliberazioni secreto. Volendo similmente Euripide lodar la continenza di secreti di un suo amico, essendogli detto che a colui puzava il fiato rispose che non era meravigliarsene, perciochè le cose raccomandate alla sua fede l’haveva tenute tanto occulte che elle gl’erano infracidite nell’in-testini. Raccontasi etiandio che havendo un fanciullo spartano rub-bata una volpe se la pose sotto alla vesta ove la tenne tanto nascosta [227]