guazzosa (28) di pioggie et colà ogni cosa ripiena di arsura et asciutta et insieme lucido et sereno il cielo. Le cagioni di ciò (incominciando dalla prima quistione) è che havendo le cadute pioggie fatta humida la terra che prima era secca et arsa, cessate che quelle sono, il sole, le stelle, colla virtù dei raggi loro levano quindi molti vapori che abbondano di calore et di secchezza si per haverne acquistato d’esso sole che li ha assottigliati et renduti leggieri et si etiandio per haverne portato seco dal corpo della terra caldo, come dissi, per la virtù del-l’istesso sole et delle stelle et similmente secco di sua propria natura. Riportati da poi questi vapori, si come a bastanza vi ho detto in anzi, dal freddo della mezzana regione dell’aere, o vero ritenuti dalla propria gravezza, danno principio al loro movimento che è quasi in giro d’intorno alla terra. Et in questa guisa divengono vento detto pure dal nome che proviene, dalla parte onde è mosso si come nella figura del bussolo da navigare, la quale si presuppone l’orizzonte, ciò è quel cerchio che termina la veduta in ciascuna regione. Si può agevolmente vedere et è cosa necessaria a sapere, che per questo nome di regione s’intende uno spatio di terra nel quale nè per longhezza nè per larghezza gli huomini nel vedere le cose celesti non patiscono alteratione alcuna. E tanto tempo dura di poi et continua questo vento quanto sono stati a risolversi et a consumarsi le parti calde et secche onde esso era nato. Nè cosa meravigliosa dee parere che con i vapori humidi atti come più volte si è detto a crear le nuvole et indi la pioggia, s’alzino dalla terra essalationi secche convenienti a convertirsi in vento. Quando la esperienza quasi di continuo questo stesso c’insegna, conciosioacosachè sempre o in anzi, come avviene il più delle volte, o insieme con le pioggie si odano venti i quali non sono altro invero che essalatione secca mescolata et unita con quei tai vapori, la quale essendo molta si continua et si serba per tutta la pioggia. Et se è poca dal sopravvenimento di questa è soffocata et in tutto estinta. Nè mai avviene che caggiono pioggie senza mescola- [214]