di chi dentro vi si ritrova et uccidono esse di molte genti in un sol tiro. Ho fatto usare ancho alcuna volta che m’è convenuto andare sotto alle navi di porre un dardo nel maggior cannone fatto per simile effetto di lunghezza di cinque piedi o poco meno di buona grossezza et di acutissima punta rivestita di ferro, appresso alla quale si legano con fil di rame fortemente alcuni incendiari. Questo sparato ha forza di passare le più forti navi et di porgli dentro il fuoco, termine in due modi spaventevole alla perdita di quelle. Così vorrei che secondo le occasioni che usasi di far questo nostro Capitano et se egli si incontrasse per elettione o per caso (il che è termine pericoloso et di biasmo a un capitano) in una Armata nimica et non havesse pensiero di assaltarla, o per trovarsi con minor numero di galee o per altra cagione, ben contento che allora si sforzi di batterla di lontano con Fartigliaria come meglio per lui si potrà et così similmente osservi di fare con tutti quei legni che penserà di non voler urtare. Perciochè così facendo potrebbe avvenire che nascesse cotal accidente che la sicurtà del partito gli facesse cambiare in un tratto pensiero et animo, giacché quando tentando si esperimenta la fortuna, il che prendere l’occasione che ella si mette in anzi, fu sempre giudicato prudenza. Quivi si trapose il Cappello et disse che egli haveva risolto molto bene quale era il miglior modo nell’investire che arrecar potesse honor et vittoria al Capitano onde seguitasse più oltre a quello che rimaneva. Et egli così disse : Questi due diversi modi di apprestar a nemici una battaglia navale, trovandosi in mare in calma come si è detto, et ne i luoghi da me divisati sono dal valente dei Capitani tenuti i migliori nel vero et più sicuri di quanti altri se ne possino usare. È vero che trovandosi due Armate nemiche così nell’uno come nell’altro dei sopradetti luoghi et essendo il mare gonfio et il vento gagliardo (in tal caso dovendo necessariamente venir alla giornata), egli [250]