denza et virtuoso ardir dei quali non vi è nascoso. Tuttavia acciochè non paia che le mie parole dal principio si discordino, torno a dire che tra quei che si honorano nella nostra età et sia nella nostra città o altrove io non so se un altro uguale al nostro Contarini si ritrovi, et quando anche io vi conceda che vi sia la penuria che dite, sapresteci voi insegnar la cagione ? Rispose il Canale: Le vostre parole si possano dire in gran parte simili a quelle armi che non offendano nè giovano, perciochè da un lato dimostrate la nostra età esser piena di capitani di somma virtù, dall’altro riducete tutta la perfettione in un solo il quale per certo non nego che tale non sia. Ma poiché ultimamente mi concedete quello che mi havete tolto, dico che quanto a tale cagione non è alcuno che lo sappia meglio di voi. Così è, disse il Contarini, et poscia che io sono dipinto da voi non quale io sono, ma quale bisognerebbe che io fossi ad esser degno di sì fatte lodi, io per togliere questa fatica al Cappello a questo tempo non convenevole, forsi alcuna ne toccherò, se prima non vi sarà grave dimostrarci come la fortuna sia stata così al vostro Canale nemica, perchè io sempre ho tenuto il contrario. Questo volentieri farò (rispose il Canale) ma con questa con-ditione che voi Mr. Alessandro la promessa dopo ci osserviate; et ciò detto seguitò. Era già il nome di Barbarossa molto temuto et famosissimo per tutti i mari allora che partitosi egli dal suo regno di Algieri per farsi (come poi fece) vassallo di Solimano re dei Turchi con 18 tra galere et fuste verso Costantinopoli se ne giva. Erano quei legni molto ricchi perchè oltre gli schiavi giovani di prima età vi si ritrovavano sopra lavori moreschi et altre pretiose cose di gran valore per presentare al Signore. Trovavasi all’hora Mr. Girolamo Canale con 14 delle nostre galere al Sassino (11) benissimo fornite corredate et in punto di quanto al combatter faceva bisogno; il quale, inteso questo passaggio, 6