Ma vedendo la seconda nave esser stata d’ogni intorno circondata dalle nimiche galere, nè potersi più in guisa alcuna sbrigare da quelle per essergli stato dalPartigliaria tolta la maggior parte delle vele, fece pensiero (conoscendo tutta quella armata posta in disordine per pigliar detta nave) di ritornar fuori con tutte le sue galere per soccorrerla et ordinato che la nave che era con lui rimanesse nel porto sotto le mura della città, se n’uscì con vele gonfie per salvar essa nave. Ma trovatala quasi tutta in potere dei nemici (perchè hormai n’erano entrati dentro più di 300 turchi) disperando di poterli più ributtare prese subbito partito di abbrucciarla et far in uno stesso incendio li suoi et li nimici morire poiché altro scampo non gli ritrovava. Onde appressatosi li fece in uno stesso tempo lanciare molte sorte di fuoghi et sparar molte artiglia rie, di maniera che non fu molto dilongato da quella che (come disegnato haveva) la vide con horribil spettacolo, insieme con quanti su vi erano, in breve spatio ardere et consumarsi. Il che havendo detto il Cappello et tacendo, soggionse il Contarini : Certo fu questo un fatto degno di un tanto huomo nel quale doppio pericolo et doppio inganno si comprese, et l’hu dirlo ora da voi mi ha fatto raccordare di un altro a giorni nostri avvenuto pure nelle medesime parti assai degno di essere inteso. Era in quei tempi che la città di Corone era tenuta (come havete detto) da gli Imperiali, Modone città di Turchi a Corone vicina era in gran sospetto di sè per la vicinanza degli Imperiali, onde per tal causa di continuo si facevano buonissima guardia. Trova vasi all’hora il Salviati Priore di Roma Capitano di Mare con le galere della Religione di Rodi (il quale era andato a corseggiare in Levante et haveva nelFArcipelago et nelle marine di Soria fatte belle imprese) vicino alla ditta città di Modone (vedi tav. XXXI) là dove gli cade nell’animo di tentare di occupare ditta città et tra se bene divisato il modo et con suoi più fidati comunicatolo, et a così fare essortato, entrò in ferma speranza che ciò gli dovesse agevolmente succedere. t 294 ]