Per non entrar (disse il Contarmi) hora nelle vostre lodi che sarebbe troppo gran peso lasciando di rispondere alla vostra humana natura che vuol mostrar di non saper quello che si scopre per la dimanda che mi fate che voi lo sappiate meglio di me, dico che tutta la importanza di questa parte procede dall’ingegno del Capitano, per-ciochè dall’occasione più che d’altra cosa si prende il tempo et la forma del combattere senza che si possi dar ferma regola. Egli è vero che si possino ricordare alcune cose osservate dai Capitani d’esserciti da terra, le quali medesimamente potrebbono servire ai nostri, come quello che osservò Publio Scipione in Spagna et Annibaie in Italia. Havendo inteso Scipione che Asdrubale capitano dei Cartaginesi era venuto fuori in ordinanza con l’essercito digiuno per combattere ritenne i suoi soldati dentro i ripari infino all’hora settima et comandò loro che si riposassero et prendessero cibo. I nemici che per la longa dimora nella quale s’erano sotto le armi affaticati havevano patito fame et sete, alfine non potendo più il disagio soffrire incominciorno a ritirarsi, il che vedendo Scipione mandò subbito fuori i suoi soldati et attaccò la battaglia, et così con ingegno vinse i nemici. Annibaie similmente avendo a fronte Giunio dittatore impose a cento delli suoi cavalli che nel tempo della notte divisi in più parti si dimostrassero scambievolmente intorno al campo de’ Romani quali perciò sterono tutta notte vigili et desti fuori delli steccati alla pioggia et al vento senza punto riposarsi. Ma dando alla fine il Dittatore segno che si ritirasse, Annibaie fatto retirare i suoi cavalli, con la gente fresca et riposata assaltò il campo dei Romani et lo ruppe. Ecco come l’uno et l’altro di questi doi partiti possono servire egualmente a un Capitano di Mare et come ambedue nacquero dalla sola virtù et prudenza dei Capitani. Non poi voglio rimaner di dire che io vorrei che il mio Capitano d’intorno a ciò duoi ricordi osservasse: l’uno che havendo egli a combatter coi turchi procacciasse di indurli a venire a battaglia nei [315 ]