onde si dà fuoco agli archibugi et ordinai a questo greco che prima ch’egli mandasse giù la saetta dovesse toccar col fuoco il capo della fune, parendomi che da ciò a nemici dovesse avvenire non men danno che paura. Perciochè venendo la saetta d’alto sarebbe lanciata non meno dal braccio dell’arciere, che dall’altezza del luogo, onde prendono le cose gravi (come dicono Mr. Jacomo, i vostri philosophi) prestissimo movimento, necessario perchè ’1 fuoco della fune si infiammasse et divenga lucido et risplendente a guisa di raggio; onde non è a dimandare se questo nel petto degli avversari dovesse recare spavento et danno. Perciochè saettando perfettamente il greco nei luoghi dove si tengono le monitioni può di leggiero succedere che il fuoco vi si appigli. Il qual effetto oltre che toglie alla galia la più importante offesa, la mette anche le più volte in disordine et spesso la riduce in estremo pericolo di perdere. Ma hora sovvenendomi di quel giovanetto che con esso lui feci ascendere in quell’altezza, poiché egli non meno i nemici offendesse, gli diedi molte pietre et alcune pignatte di fuoco, l’una per accender la vela quando ella fosse nella antenna, et non vi essendo, i luoghi della polvere, l’altra per offesa et morte di diversi huomini et soldati. Et perchè nella gabbia fossero sicuri dai danni delle saette et degli archibugi feci fare un vestito di fune grossa poco più di un dito tessuto strettissimamente che volgeva d’intorno la detta gabbia (hora da marinai dimandato stramazzo) (6), ma più convenevole se le potrebbe dire armatura attissima a sostenere ogni maggior percossa che in sì alto luogo s’havesse potuta intrecciare. Ora, altro non mi resta (se bene di tutto il numero delle mie genti mi ricordo) fuorché ’1 dar luogo al Capitano dei fanti et questo luogo mi parve che dovesse essere appresso il comito a capomartino, sì perchè qui sta l’insegna del Patrone nella quale è riposto l’animo dei soldati et sì anche perchè la presenza di quello porgesse alle nostre genti ardimento et valore et infine perchè egli fosse subito [i3i 1