— 186 — navi di nuova costruzione, rendere inatta a sostenere la concorrenza una nave di costruzione relativamente recente. In altri termini, oltre al deprezzamento derivante dal consumo e dall’invecchiamento del materiale, che diremo deprezzamento tecnico, vi è un altro deprezzamento, che diremo deprezzamento economico, che si verifica indi-pendente dal primo e cioè indipendentemente dal logorio e dal consumo del materiale, ma dipende unicamente dai perfezionamenti che la tecnica delle costruzioni navali apporta, deprezzando così il naviglio già costruito ed imponendo quella selezione e quel rinnovamento così gravoso all’attività armatoriale. Da ciò risulta chiaramente che la quota di ammor-mento deve essere un complesso risultante da una quota-parte spettante al logorio tecnico ed una quota-parte spettante al logorio economico. Elemento importantissimo per la determinazione della quota di ammortamento è il tempo necessario all’ammortamento, cioè il periodo (numero di anni) durante il quale deve avvenire la reintegrazione del capitale investito, in modo da far sì che giunti all’epoca della demolizione non si abbia alcuna perdita. Si comprende che, una volta ammortizzato il capitale investito nella nave nel caso venisse continuato l’esercizio, malgrado la diminuita efficienza economica della nave, sia per se stessa che nei confronti del nuovo materiale varato, vi saranno due elementi che non gravano più sul costo di produzione e cioè : la quota di ammortamento e l’interesse del capitale. Si capisce quindi come i criteri seguiti saranno diversi a secondo il tipo di nave di cui si tratta, avuto