tanto .lilfX *$$©:ando se non quando le galere nlbb oJ]Ì7D?onj5m (éCI) àlsruD oidìtìtshD ' fcb j:i?oqoiq oqii tialap; kf spetto .ili;» bakstr , : .(jj/iijmuf/. «àdJ<9il#»ttichi in scarda rii, possono con maneggiar una picca iii un subbito far maggior proffìtto. Inoltre andandosi a vela .dell’asta questi moschetti con la loro gravezza (perchè non possono pesare manco di cento libbre l’uno) fanno sì fattamente da quella parte piegar al mare la galera che molto dell’usato corso le toglie. E questo è quanto d’intorno all’artigliaria mi occorre al presente di ragionare (60). Disse all’hora il Canale: Perchè mi pare che di poca importanza non sia il saper dar, per parlar coi • ocabuli, la giusta stiva ad una galera, havendo io più volte >.< rmiu ragionare che tra nostri marinari, quelli di Ponente et turchi t e gran differenza, di gratia, Mr. Alessandro, anchora che il Cappello non habbi richiesto, piacciavi di dire alcuna cosa di più a sattisfation mia et appresso aggiongervi la spalmatura, la quale etiaodio non poco importa per la conservatione dei legni, che io sono •. t.rento di accrescer l’obbligo con voi. Ed io son in grado (rispose ii ratini) che mi siate debitore perchè so come (quando sarà il u. t pagare. Et così detto seguitò: Alcuni per trovare la giusta nr di questa stiva sogliono metter nel fondo della galera in sino a - segno molta giara (61), altri con giusto ordine, quasi sopra tv;u u fondo pongono molte lastre di pietra viva, altri certi sacchetta di canevaccia longhi quanto è di larghezza dall’una all’altra corba empiuti di sabbia gli vanno hor qua hor là per le dette corbe il meglio che lor pare compartendo et divi- . .. c<-:« "u di; ui.i »Il’aUra parte fra i baccalari et -»orto le balestriere, secondo che più ci e in mente che alla galera faccia dì mestiero, ad essa galera vanni mettendo alcuni legni da fuoco (morelli da noi chiamati) di longhe?./.* di 2 o 3 quarte l’uno dritti et grossi. Altri finalmente vanno colhx.u.rwUe palle di arti-