dezze sono specchi et esempi ai quali dobbiamo indirizzar ogni nostra opera. Et ben vi dovete ricordare, Mr. Jacomo, et voi Mr. Antonio parimente, haver letto che Alessandro Magno voleva che sempre gli fosse compagna la Iliade et la Odissea d’Homero et dormendo se le teneva riposte sotto il guanciale dove egli appoggiava la testa et havete inteso ancora che all’età nostra Bartholomeo Liviano, che fu generale capitano delli nostri eserciti di terra, haveva di continuo alle mani li commentarii di Cesare, l’historie di Sallustio et le deche di Tito Livio. Per questo io non solo nelFarmar i due tercichi procurai di far mie le loro lodevoli usanze, ma ancora nel dar arme a quei quattro pur di quell’ordine che dinanzi et di dietro dall’una banda et dall’altra della galea fasciano i doi sopra detti. Ai quali per conforme uso di quei huomini valorosi diedi quattro longhissime haste di picca, le quali havessero il ferro durissimo et acutissimo et sotto il ferro stoppa involta posta insieme col solfo, bittume, resina et olio, il cui mescolamento fu dagli Antichi detto incendiario, acciocché con questi tali istromenti feriscano le vele de nimici potendo (et ciò non potendosi) almeno le schiavine et i pagliaricci per difesa et riparo della pavesata, di maniera che ogni cosa ardesse et si consumasse. Date nel modo che io dico a tutte le genti le sue armi onde ciascuno et in particolare et in comune della difesa et all’offesa sia pronto et quelle mescolate et accoppiate insieme, di maniera che a tutti ne risulti utilità et sicurezza, parmi che ragionevolmente temer nulla et molto si debba sperare. Ecco che primieramente sono nella fronte o antiguardia che nominar la vogliamo, quattro archibugieri per parte et nel mezzo di loro le picche, quindi sei mezze picche vi ha nella prima fila dei pianeri, da poi nella seconda sei archi in che si esserciteranno li posticci et infine nell’ultima sei terzichi lanciatori di palle. Appresso questo hanno luogo tre archibugieri per lato et indi a coda un arciere, che 18