piè manco sopra un picciol grado posto loro davanti (che scalettino sogliono chiamare i ponentini) stanno nel vero et col corpo tutto et col capo et col cervello più riposati et quieti. L’altra qualità che fà migliori et più preste nel movimento le galie sforzate et la qual consiste, come io dissi, nella forma del legno et ch’elle sono più assai che le nostre alte et rilevate in puntale. La onde avviene che facendo cammino non strascinano dietro l’acqua gran parte del pallamento nè fanno altresì nel vogare con le centene (o vero traversetti come s’usa di dire in Ponente) impedimento alcuno. Nè appresso percotendo nel mare con i gioghi da prora, come delle nostre è usanza, ritengono il corso per alcuna maniera, nè perdono punto della loro velocità. Oltre che elle portano lo sperone inarcato che come vi dissi hieri tale volli che l’havesse la mia galea. Il che avenga che a molti che più innanzi non sanno non possa piacere, nondimeno al veloce andar dei legni io ciò giudico molto giovevole. Et d’altra parte l’haverlo d’altra maniera molto dannoso, perciochè le nostre galee le quali sogliono ordinariamente aver questo sperone dritto ricevono per sua cagione proveggiando grandissimo incommodo perchè esso per la sua bassezza tutto s’affoga nell’onde et perciò avviene a recare all’impeto della galea non piccolo impedimento, et ritengo il mio perchè ogni gran mareggiata mai s’attufa nel mare, anzi da quello sempre più altiero si allontana et allarga et fa medesimamente che quella parte della galea nominata tagliamare possa fendere et far l’effetto conforme al suo nome più facilmente. Havete adunque le due cagioni per le quali le galee sforzate sono nell’andare più veloci delle volontarie, la qual cosa se ben io mi ricordo non tacqui parimente nel ragionamento di hieri. A questo disse il Canale: io per certo ho finora creduto che la prestezza delle galee procedesse solo dalla qualità dei rematori secondo che essi megliori o peggiori, o più gagliardi o più deboli fossero, ma voi senza favellar punto di ciò ne havete assignate due altre. [ J54]