nell’animo di voler investire l’inimico se non nel punto che esso sia per urtargli et allora fare in uno stesso tempo scarichare tutta l’arti-gliaria da prora et i suoi pezzi di corsia parimente et tutti gli altri che siano nella galea et che offender possono l’inimico. Et così etiandio l’archibugiaria che egli si trova et quante frezze, pietre, pali di ferro, et sorti di fuoco artificiali che similmente si contengono nella sua galea, vorrei anco che nell’istesso tempo egli gridar facesse ai suoi “ vittoria ”, che si come le più volte l’opinione di haver perduto è cagione che perdino, così il creder d’haver vinto causa spesso la vittoria, o vero vorrei che si gridasse il nome del gonfalone ed insieme accompagnar col grido il suono delle trombette et piffari et così il battere dei tamburi et far ancora che uno che fosse nella gabbia inar-borasse una nuova et non più veduta insegna nel calciese levandone via la prima. Il che dovesse serbar tutte l’altre galee per cagione di potersi il giorno nelle battaglie riconoscersi l’una con l’altra. Essendo di notte ciò si facesse et fuoco o coperto o palese secondo che meglio vi paresse o sul calcese o in altro luogo. Et questo non usi egli se non all’hora che si vuol investire i nemici, acciochè essi quei segni vedendo dalla lunga i simili non levassero anchora altri contrasegni, tra quelli ponendo o per cagione di metter confusione et disordine tra loro, mercè del non conoscersi nella pugna, per poter esser creduti amici, quando loro meglio paresse, sicuramente uscir dalla battaglia. In cotal modo adonque investendo il mio Capitano potrà certo rendersi di apportare a nemici nel primo empito meraviglioso spavento et sperare etiandio prima che si venga alle spade di haver hoggimai vinta la maggior parte della giornata. Che ciò sia della maniera che io dicho ci può bastare l’essempio della vittoria che acquistò il nostro Mr. Hieronimo Canale hallora che egli hebbe a combattere ben et con inugual numero di galere, ma ben più disuguale di soldati con Hassan Cappellino, detto per altro nome il Moro di Alessandria; perciochè costui haveva sopra le sue galee 800 zanizzari di più del [ 248 ]