genti varie cose contrattando, grandissimo utile senza fallo et commodo alla vita humana apportorno. L’avaritia poi dei mortali insieme con l’ambitione fu caggione che non bastando ad alcuni di poter scorrere tutto esso mare, volsero anco haver l’imperio di quello. Di qui nacquero le battaglie che di sangue lo tinsero et tante varie sorte di legni et istromenti da poterle fare. Alcuni (lasciando da parte le favole) credono che il primo dal quale si togliesse l’essempio di navigar fosse l’anticho Noè la cui arca di legno (nella quale egli nel tempo del diluvio conservò la specie degli huomini et degli animali) non si può chiamar altro che una nave, primo et solo esemplare a quelli che dappoi vennero di fabbricar diversi legni. Egli è vero, che io ho più volte letto, che avanti che lo ingegno di qualunque si fosse il primiero, trovasse le navi un re chiamato Eritra, che volendo navigare per il mare Rosso fece congiunger insieme alcune travi (le quali credo, Mr. Jacomo, fossero quelle che da latini rates et da greci per la loro grossezza schedia (20) si chiamassero). A queste aggiunsero anco dopo per maggiore comodità i lati con pertiche che li reggevano. Da poi alcuni altri incominciarono a cavar gli albori in guisa che del tronco di un solo facevano una barchetta et con quella passavano solamente la larghezza dei fiumi, come anche adesso in molte parti si suol usare. Altri tagliati i salci dai loro ceppi et tenutigli con vimini li foderavano di pece et con tali barche navigavano. Altri altre forme fecero per insino a tanto che fu trovata la giusta proporzione et la regola di fabricare, la quale fu negli antichi tempi et è anco nei nostri varia secondo la varietà degli ingegni che erano et sono in diversi luoghi. Non è ancora da tacere che questo vocabolo nave era appresso gli antichi generale a ciascuna sorte di navilio, come osservano i ferraresi a questi dì. Nè invero senza cagione, perchè essendo la nave detta da noi voce greca che nuotare significa, tutti i legni nuotano nelle acque. Dopo non di meno varie cagioni diversi nomi diedero loro, perciocché alcune [57]