- 18 — ad es., lubrificanti, ecc.) e Capitale salario quella parte destinata alla retribuzione del lavoro. Si comprende come a seconda del tipo di produzione, l’importanza e le proporzioni delle due specie di capitale sia ben diversa. Secondo la durata possiamo distinguere il capitale in capitale fisso e capitale circolante. Il capitale fisso è quella parte di capitale che viene gradatamente logorata in quanto viene utilizzata in più cicli di produzione, e si reintegra gradatamente con una parte del prodotto (1). Tali sono, ad es., le navi nell’industria deH’armamento ; le macchine ; gli animali da lavoro, gli animali d’allevamento, ecc. Il capitale circolante è invece quello che bisogna rinnovare ad ogni ciclo di produzione e si trasforma nel prodotto nel quale trova la sua intera reintegrazione. Così la materia prima, il salario, il carbon fossile, il lubrificante. La proporzione fra le due specie di capitale varia notevolmente dall’una all’altra industria, venendo di regola a corrispondere a quelle due specie di capitale che amministrativamente si chiamano coi nomi di capi- (1) Questo capitale deve essere gradatamente reintegrato in modo da poter provvedere alla sostituzione quando è reso completamente inservibile (improduttivo) dall ’uso. La quota-parte eh» si toglie (ad es. annualmente) dal profitto lordo si chiama quota di ammortamento o di ammortizzamento, ed ammortamento si chiama la reintegrazione del capitale stesso. Così ad es. nel ¡caso della nave, se la vita di essa fosse calcolata in 20 anni, alla fine del ventesimo anno, l’armatore, oltre al profitto ricavato, deve avere accumulata una somma pari al valore della nave all’epoca dell’acquisto, meno il valore che la nave ha all’epoca della vendita (valore di demolizione).