Io in verità (disse il Contarmi) tutte queste cose et conditioni laudo et via non levo alcuna et piacemi che quello che mi ha insegnato l’esperienza venga dai dotti huomini affermato con la scienza, onde poi che in quest’altro nulla mi resta è ben ragione che io venga a soddisfarvi dell’ultima vostra dimanda. Di gratia, disse il Canale, fatemi chiaro primieramente di una cosa più importante; questa è qual voi stimate più utile per una Repubblica o per un Principe o armar le galere d’huomini volontari et liberi, come noi facciamo, o pure di sforzati et legati alla catena. A queste parole aggiongendo il Cappello et il Cornaro che essi erano molto desiderosi di udir ragionar di detta materia rispose il Contarmi : Et a me è grato il compiacervi. È vero che l’uso et la consuetudine della nostra città i quali mi sono contrarii, alquanto mi spaventano, sapendo quanto sempre, come si è detto disopra, sia stata grandissima difficultà introdur un ordine nuovo. Non potendo certamente di ragione et autorità di persone nè speranza di promesso bene rimuovere da gli huomini se non dopo molto contendimento alcuna anticha et invecchiata usanza. Ma perciochè sono tenuto ragionevolmente alla patria, non voglio nè per fatica nè per difficultà rimaner di renderla accorta di quello che le potrà portare grandissima utilità, et, voi signori, poiché indotto mi havete a favellare di ciò, siatemi miei ministri et favorevoli in far che la Repubblica nostra accetti il mio conseglio, et difendetemi parimenti tra coloro che la mia opinione come nova cercheranno di oppugnare. Intanto a questo venendo dico che havendosi riguardo all’obbedienza senza la quale indarno l’accorto et prudente Capitano procac-cierà d’haver alcuna vittoria, nessuna altra può agguagliarsi a quella delli sforzati. Onde io spero di farvi vedere che si come d’obedienza nel vivere così di sigurtà nel combattere, di velocità nell’andare, di prestezza nei serviggi, di mondezza et di sanità è tanta diversità nei galeotti dalle galee sforzate alle volontarie quanto è da uno solo ar- [ 149]