apunto simile a quella del medico il quale, nella cura dell’infermo (procedendo con quegli ordini et avvertimenti che egli ha imparato da Galeno et da Hippocrate), se l’infermità è sanabile egli guarisce l’infermo, ma se ella è tale che soverchi i ripari et le medicine humane, conviene di necessità che ne segua il voler di Colui che ha le nostre vite et morti in mano, et il quale per diverse vie (da noi non conosciute o intese) ne conduca a quel fine che fuggire non si può. Con tutto ciò l’arte giova assai perchè se bene sempre la medicina non risana, non è che ella non sia per questo utile e necessaria; così benché nelle maggiori fortune sempre la bontà dei legni et i governi non vagliano, pure un perito et accorto nocchiero da gravissimi pericoli serba il suo legno, et appresso un fusto è più atto a sostener una fortuna che un altro, come anco un corpo è più d’un altro forte a sostener la gravità del male, et particolarmente degli ultimi raccontati di sopra perchè sono i più sicuri ad ogni offesa di venti et di mare di qualunque altra sorte di fusti. Perchè tutti gli altri a comparatione di questi sono pessimi et più tosto che utili dannosi, dei quali per dieci che ritornino ne i porti loro sicuri, cento ne periscono, come si vede alla giornata avvenire. Nel numero di questi sono le navi piccole, le caravelle (tav. XII) (28), i grippi (29), le marciliane (30), li schirazzi (31), le fu-ste (32), da (tav. XIII) 16 sino ai 19 banchi, il che non per altra cagione avviene che per essere essi legni portati da due sole onde, l’una delle quali alza la prora et l’altra abbassa la poppa, onde alle due seguitando con maggior impeto la terza et in poco di corso a quella cioè alla poppa sormontando, senza alcun contrasto vincitrice entra nel legno et porge più facile entrata alle altre, che dopo non molto intervallo la riempiono et affogano. Di tutte adunque le sorti et qualità di legni io scelgo per lo più destro, per lo più sicuro et atto a combattere la galera di tre ordini di remi. Et poiché le nostre galere sono comunemente fabbricate ad un modo et a un altro le ponentine et a un altro le turchesche, dico che in quanto d’ogni proportione, ordine et guarnimento di [62]