riguarda, vorrei che fossero poste due tavole della medesima noce intagliate a guisa di doi piedi le quali havessero due piccole porticelle le quali si chiudessero insieme a guisa di armaro et il mezzo attraversasse una tavoletta sottile di larghezza non più di una quarta et nel mezzo di lui vi fusse un buco tanto grande che potesse ricevere una lampada di vetro (cesendolo si dice nella nostra città) di convenevol grandezza. Da questo capomartino da me in questa guisa ordinato due comodità nascerebbono, l’una che nella parte verso poppa vi si potrebbe sedere et anco nel tempo che si mangia riporre ordinatamente gli argenti et farne come si usa la dispensa, l’altra che oltre la lampada vi si potrebbono parimenti tener dentro li orioli da polvere, i bossoli da navigare, lo scandaglio del pilotto et molte altre cose pertinenti all’arte marinaresca, le quali non possono capire in quel nostro picciolo dimandato la chiesola (49). Hora parendomi haver abastanza ragionato di quelle cose che io giudico necessarie alla poppa, passerò ordinatamente al rimanente del morto della galera, che è quella compositione tutta (acciò intendiate questo nome che io nominarò tante volte) di legname sì della galera come di qualunque altro legno che per longo et per traverso si estende fuori del corpo altrimenti detto vivo; la quale poiché è diversa et a diversi modi fatta diversi nomi ancora da marinari li sono dati sì come nei luoghi loro si dirà. Ben mi duole che l’hora sia tarda et, quando il Cappello non avesse invitati voi altri signori a questo ragionamento, io temerei che il mio dire gli apportasse hormai più tosto qualche parte di noia che di diletto. Massimamente raccontando per soddisfarmi certe minutie che a lui possono parer non meno soverchie di quello che a buon orator paresse, quando uno gli raccontasse i principi della grammatica, oltre che volendo finire quello che ho proposto di ragionare nè il poco tempo mi basta nè questo è soggetto che in poche parole si possa restringere. 10