polvere dell’artiglierie in modo che nello sbarrare ella faccia rompere in molti pezzi ogni forte et doppio cannone. Così medesimamente fare il sale, et avvelenare il vino et il pane et molti altri secreti di cotal natura vorrei che egli sapesse che non mi possono così all’esprove-duta venir in mente. Disse allora il Canale: Gran secreti sono quelli che voi havete tocchi et desidero che me li facciate manifesti non per adoperarsi, essendo da questo la mia professione molto lontana, ma per conoscerli, percioch è il saper conservare le acque dolci per tanti giorni et le salse addolcire, far fuochi artificiali et polvere che spezzi ogni sorte d’ar-tigliaria sono tutte operazioni nobili, ma non so a che effetto serva d’intendere come s’ha ad avvelenare il pane et il vino. Di ciò io non mi curo ponto. Ma è questa scienza cotanto nota che infiniti signori et principi spesso esperimentano acerbamente la sua forza. Aggionse a queste parole il Cappello che, come egli sapesse gli altri secreti, i due di conservare et raddolcire Tacque non haveva insino all’hora già mai udito dire d’alcuno. Onde gli fece anchora istantia che di tutte ne ragionasse. Così incominciò il Contarmi : In più modi, signori miei, si possono conservare Tacque dolci per dodici o quindici giorni che non si corrompano et vi è anco modo di farle rimaner dolci per sempre; porre dentro la botte o il vaso dove è l’acqua, quel giorno dietro che ella vi sia posta, la metà d’un pane purgato dalla sua crosta et più et meno secondo la quantità dell’acqua, è termine bastevole a mantenerle buone il spatio dei suddetti giorni. Scemata che sia l’acqua il gettar subbito l’acqua dentro a quella botte o vaso certa poca quantità di ghiara (i piccioli sassettini che si trovano nel lito del mare) i quali da noi cocholi, et ciottoli sono detti da toschani, et questo costume osservar quante volte vi si cava Tacque è ottimo rimedio. Similmente per il tempo suddetto a conservarle tener nelle botte ad uno con 1 acqua sempre di quelle erbe addimandate gionchi, è sicuro effetto che [237]