Il che non potrebbe loro apportare se non grandissimo disavvantaggio et danno. Et se etiandio avvenisse che nel mezzo d’essa forma lunare fosse disordinata et posta in rotta (che molto è diffìcile potersi fare), trovandosi le dette due schiere come a guardia delle dette parti, esse tenendo verso di lei drizzate le prore, sicuramente potreb-bono fare all’istessa sostenere ogni forte et gagliardo assalto.
   Per le sopradette ragioni adonque havendo il mio Capitano a dover in un canale rappresentare a nemici la giornata, vorrei che egli mettesse in battaglia et ordinasse le sue galee nella maniera che io dico. Ma in alto et spatioso mare havendo a combattere vorrei che esso ordinasse queste due schiere di soccorsi a starsi l’una per parte dietro di ambedue i corni della detta forma lunare et ciascuna di esse non più lontana dal suo corno di quello che può un huomo tirare per mano una picciola pietra (vedi tav. XXV).
    Et questo anchora così vorrei perchè, assalito che havesse il nemico, s’egli tenesse ugual numero di galee et le havesse parimente ordinate in forma lunare a battaglia in modo che lo incontro di ambedue fosse pari, le due dette schiere subito che investiti fussero i loro corni, prendendo alquanto di avvantaggio, assalirebbono per fianco tutta quella parte di galee che i detti due corni combattessero, et im-possibil cosa sarebbe che essendo quelle per prora et da fianco urtate et assaltate non fussero subbitamente con molta facilità vinte. Ma se pure avvenisse che l’inimico in altra forma venisse ad incontrare la detta battaglia lunare, circondato che ei fosse da quella (perciochè ogni altra forma che si dà per incontro ad una ben compartita forma lunare conviene necessariamente che ella rimanga per la forma et larghezza sua da essa abbracciata et cinta), le dette due schiere partendosi da i loro corni facendo forza di remi passarebbono con velocità ciascuna d’esse dal campo loro a cingere et compiutamente serrare nella parte di dietro le galee inimiche, in modo che essendo elle intorno cinte da nimici legni, perdute et vinte di necessità conver-
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