vesse all’attacco di Durazzo. Ma le due proposte non furono accolte come venne scartata l’idea di occupare Valona e si risolse infine di entrare in Adriatico per compiere un’ azione di guerra di sicura riuscita. Venne perciò deciso l’investimento di Castelnuovo nelle Bocche di Cattaro (tav. II). Il Cappello colle galere veneziane partecipò quasi solo all’impresa occupando in breve la fortezza. Il Barbarossa avuta notizia dell’ impresa lasciò Prevesa e si diresse contro la flotta della Lega, ma nel canale di Otranto fu sorpreso da un violento fortunale che gli fece perdere 30 galere. Per tale ragione egli si rifugiò a Vallona allo scopo di riparare le avarie sofferte dalle rimanenti. Il Cappello cercò di persuadere Andrea Doria di attaccare i turchi a Vallona, ma non si riuscì a farlo in tempo, giacche appena riparate le avarie, Barbarossa aveva lasciato Vallona ed in tutta fretta se ne tornò a Costantinopoli lasciando a Lepanto Dragut con 25 galere. In vista di ciò il Doria decise di ritornare in Sicilia ed il Gri-mani andò a disarmare in Ancona. Rimase così sulla costa albanese il solo Cappello che occupò la piazza di Risano. Infermatosi poco dopo egli dovette far ritorno a Venezia dove morì nel 1541. Fu sepolto nella Chiesa di S. Maria Formosa della quale fece rinnovare la facciata. Su essa venne eretta una statua che lo rappresenta (tavv. III-IV-V) e vi venne apposta la seguente iscrizione : VINCENTIUS CAPPELLUS MARITIMARUM RERUM PERITISSIMI^ ET ANTIQUORUM LAUDIBUS PAR TRIREMIUM ONERARIUM PRAEFECTUS AB HENRICO VII BRITANNIAE REGE INSIGNE DONATUS CLASSIS LEGATUS V. IMP. DESIG. TER CLASSEM DEDUXIT COLLAPSAM NAVALEM DISCI-PLINAM RESTUIT. AD ZACINTHUM AURIAE CAESARIS LEGATO PRISCAM VENETAM V1RTUTEM OSTENDIT. IN AMBRACIO SINU BARBARUSSAM OTTOMANICE CLASSIS DUCEM INCLUSIT [ 19 ]