partire così in tutto dall’uso massimamente in cose che poco importano, la vorrei piuttosto tale che altrimenti. Piacerebbemi anco questa galera senza tellari (50) perciochè lasciando stare ch’essi le tolgono gran parte di bellezza la fanno più dura et tarda sotto le vele, et si conserva manco anco di quello che sogliono conservarsi tutte l’altre che non hanno tellari. Perchè essendo questi tellari larghi et grossi sono parimenti grevi et col peso et gravezza loro vengono a tirare in giù tutti i baccalari (51) et insieme la posticcia con tutte quell’altre parti del morto che sopra di quelle sono, di maniera che a breve andare le galere si rovinano et conseguentemente poco durano, oltre che navigandosi a vela dell’asta (il che è quando si porta la vela attraversata dall’uno dei lati della galera et non nel mezzo come portar si suole quando si va a vento in poppa) avviene all’ hora che da quel lato la galera tutta si corica et si stende sull’onde et causa una grandissima scia, la quale, come ho detto, toglie gran parte di velocità. Ben lodo sommamente et vorrei che havesse i mezzi tellari usati dal Fausto perchè questi, non essendo più di mezzo piede larghi et immorsati tutti dall’un canto all’altro ne i baccalari, dànno fortezza et sostenimento sì a quelli come agli altri morti, che sopra ad essi baccalari stanno; oltre che non sono nel gire a vela dell’asta o d’altra guisa in alcuna parte di impedimento. Tellari sono quelle due bande di tavole che si veggono l’una da un canto et l’altra dall’altro di fuori della galera di altezza d’un piede et mezzo o poco più o meno et di larghezza di almeno quattro dita, et sono immorsati dall’una parte et l’altra a longo di tutta essa galera quasi nel mezzo dei baccalari, che così si dimandano quegli altri legni di longhezza di due bracci l’uno i quali a guisa d’ali sporgono in fuori d’ambidue i lati della galera; et ne i loro capi tutti, insieme sostengono un mezzo trave detto la posticcia. Vorrei ancora che le forcate che sostengono le pertichette, sopra le quali si ferma tutta la pavesata, fossero immorsate nella posticcia [75]