tengono meno di 12 et molte volte insino a 16 ne prendono. Ma per certo havendosi da considerare alla mutazione delle guardie che si fa tre fiate così il giorno come la notte, a tale offitio non ne debbono esser meno di 12, deputandone 4 per guardia, dei quali uno habbia a reggere il timone, il secondo di comandar il cammino, (quantunque altri ancora siano a parte di questo carico) il terzo sia tenuto di star alla vedetta sopra l’albero et l’ultimo passeggi per la corsia et discorra per tutta la galera, et ogni cosa attentamente riguardando et considerando provvegga a quanto fa di bisogno et avenga che il medesimo peso riceva il comito et il Padrone. Non per questo ne segue che il numero di quelli 12 sia soverchio, anzi è necessario al fine che divisati nel modo che io dico, nelle fortune del mare possano salvarci et conservar i nostri legni et nelle battaglie ci dieno la certezza di vincere. Giudico ancora molto utile alla nostra galera che, nella guisa che si vede in tutte le altre galere armate, essa oltre al Padrone un sotto comito havesse, il quale non vi si trovando il comito (come molte volte può avvenire) facesse l’offitio per lui, et trovandosi etiandio l’aiutasse, compartendo insieme i carichi che sopra stanno. Appresso quando ne avvenisse la morte del comito questo in suo luogho succedesse; il che così facendosi oltre che prestamente siprov-vederebbe a quel bisogno, levarebbesi etiandio l’occasione della discordia et dell’odio, che agevolmente può nascere verso il Padrone negli animi di quei Nocchieri che fossero lasciati a dietro se un più dell’altro di loro per Comito si eleggesse. Sono dunque questi cinque non usati marinari in ciascuna galera sommamente necessari, perciò io non voglio che la galia che hora armiamo ne sia priva. Parmi ancora di mestiero che oltre ai due capi di Bombardieri che menano ordinariamente le nostre galere vi si aggiungano altri due sotto-capi et due che noi, seguitando l’uso di Ponente, aiutanti nominaremo. La ragione è che se nelle galere che arma per ordinario [118]